Joaquin Phoenix e Ari Aster torneranno a collaborare per un nuovo film dopo Beau Is Afraid

Sembra proprio che dopo Beau Is Afraid, in uscita ad aprile, Joaquin Phoenix ed Ari Aster potrebbero tornare a collaborare ad un nuovo progetto. Reduce dal grande successo di Hereditary prima e Midsommar poi, nel 2021 Ari Aster ha scelto l’attore premio Oscar come protagonista del film che all’epoca si intitolava Disappointment Blvd. Da allora il film ha cambiato titolo e sin dal trailer Beau Is Afraid ha dato prova di essere tutto quello che ci si potrebbe aspettare dal sodalizio tra un attore trasformista e di talento come Phoenix e un regista dallo sguardo unico come Aster. Proprio come i due film precedenti, anche quest’ultimo è prodotto dalla A24, casa di produzione reduce da un enorme successo agli Oscar 2023. Ora, come da lui stesso dichiarato al New York Times, Ari Aster non vede l’ora di poter nuovamente lavorare con Joaquin Phoenix e il nuovo progetto del regista potrebbe prevedere un’incursione nel genere western.

Per Ari Aster il tempo trascorso con Joaquin Phoenix durante le riprese di Beau Is Afraid è stata l’esperienza migliore della sua vita

Ari Aster si è già imposto nel panorama cinematografico contemporaneo come un’icona del genere horror e il fatto che voglia cimentarsi col western è qualcosa di piuttosto inaspettato. I dettagli di questo nuovo progetto sono ovviamente ancora tutti da scoprire, ma quanto al genere il regista ha dichiarato di essere “quasi certo” della scelta. Western o meno, Aster è sicuro di volere Joaquin Phoenix con sé, visto il legame solido che si è sviluppato durante le riprese di Beau Is Afraid. Il regista ha elogiato Phoenix, per la sua sensibilità creativa e per la serietà con cui si approccia a un ruolo, e ha parlato del periodo trascorso con lui per le riprese come della miglior esperienza della sua vita. Visto l’alone di mistero che ha avvolto per mesi lo sviluppo di Beau Is Afraid, è lecito pensare che dovremo aspettare un po’ prima di avere ulteriori dettagli su questo nuovo progetto. Quel che è certo è che le premesse sono decisamente delle più interessanti.
[Fonte: The New York Times]