La scuola cattolica: la storia vera del Massacro del Circeo che ha ispirato il film

Il film racconta le vite e le abitudini di tre giovani romani prima che si macchiassero di un crimine agghiacciante

La scuola cattolica è un film di Stefano Mordini del 2021 approdato dallo scorso 18 gennaio su Netflix. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Edoardo Albinati che nel 2016 vinse il Premio Strega. La storia è legata al Massacro del Circeo, uno dei casi di cronaca nera più efferati nella storia del nostro paese. Nel cast del film le attrici Benedetta Porcaroli, Emanuele Maria Di Stefano e Valeria Golino insieme a Giulio Pranno, Riccardo Scamarcio e Fabrizio Gifuni  che hanno presentato il film alla 78esima Mostra di Venezia.

La vicenda è stata poi affrontata anche in una serie tv, Circeo, disponibile su Paramount +. Il film racconta le vicende di tre studenti di un istituto cattolico romano, il San Luigi e della loro formazione strettamente cattolica e rigida. Nel pieno dell’adolescenza i tre si sono trovati a fare le prime esperienze che per via della loro educazione venivano immediatamente scoraggiate. Ben presto però si macchiano di un crimine orrendo. Scopriamo la storia vera dietro a La scuola cattolica.

La scuola cattolica 2

La scuola cattolica, Warner Bros., Picomedia

La scuola cattolica: Il massacro del Circeo

La scuola cattolica non affronta direttamente la vicenda ma si concentra di più sulla storia personale e sulla formazione dei tre ragazzi colpevoli del massacro. Nel settembre del 1975 Gianni Guido era uno studente di architettura, Angelo Izzo studente di medicina e Andrea Ghira figlio di un noto pallavolista. I tre erano studenti apparentemente modello e appartenenti a famiglie da bene della borghesia romana. In realtà sia Ghira che Izzo avevano dei precedenti in quanto implicati in una rapina a mano armata; Izzo l’anno precedente invece aveva violentato delle ragazze. Tra il 29 e il 30 settembre i tre convinsero due giovani, Donatella Colasanti di 17 anni e Rosaria Lopez di 19 anni a recarsi con loro ad una villa sul Circeo per fare una festa. Le due vivano nel quartieri della Montagnola e conobbero i tre attraverso un amico che li presentò in un bar dell’EUR. Le ragazze accettarono l’invito e si recarono alla villa con loro. Dopo un iniziale clima festivo i tre iniziarono a molestare le ragazze con delle richieste invadenti che queste cercarono di respingere. Ben presto però la situazione precipitò e le due rimasero vittima di torture, sevizie e violenze sessuali. Rosaria dopo essere stata violentata venne anche colpita diverse volte prima di essere uccisa nella vasca da bagno.

Donatella invece riuscì a sopravvivere solo fingendosi morta dopo aver subito l’ennesimo colpo di violenza cieca da parte dei tre. Compiuto il massacro i corpi delle due ragazze vennero avvolti in sacchi di plastica e rinchiusi nel bagagliaio di una FIAT 127 diretta a Roma. I tre rientrarono in città e si fermarono a cena, approfittando della situazione Donatella chiamò aiuto e venne salvata dai Carabinieri allertati da un metronotte. Dopo essere stata portata in ospedale con la sua testimonianza Izzo e Guido vennero arrestati mentre Ghira fuggì. Venne avviato un processo che Il 29 luglio 1976 condannò all’ergastolo senza attenuanti Izzo, Guido e Ghira sebbene fosse latitante. Quest’ultimo fuggì in Spagna e l’anno successivo morì di overdose. Izzo venne inizialmente liberato, cosa che gli permise di commettere altri due omicidio, fino alla sentenza definitiva all’ergastolo mentre Guido dopo 14 anni in carcere fu rimesso in libertà nel 2009. Donatella invece, come unica sopravvissuta, rimase profondamente segnata dalle violenze subite e morì di tumore nel 2005 senza smettere mai di proclamare la verità. Da non perdere quindi La scuola cattolica su Netflix. 

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