La Sirenetta, piovono critiche sul design di Flounder: “Somiglia a Steve Buscemi”

Il character design dei simpatici animali parlanti nel live-action La Sirenetta proprio non piace

La Sirenetta, versione live-action del classico Disney del 1989 in arrivo al cinema il prossimo 24 maggio, continua a far parlare di sé e non in maniera particolarmente lusinghiera. Sin da quando è stato annunciato, il film ha prevalentemente scontentato i fan e suscitato un vespaio di polemiche. Dalla scelta di casting di Halle Bailey alle modifiche dei testi di alcune canzoni per adattarle alla sensibilità contemporanea fino al charachter design degli amici di Ariel. Questa volta sotto i riflettori c’è il simpatico Flounder, il pesciolino fidato compagno di avventure della Sirenetta. Dopo il rilascio dei nuovi poster del live-action, sui social si è scatenata una pioggia di reazioni negative, tra chi è rimasto inorridito, chi ne ha sottolineato l’eccessiva magrezza e chi ha trovato che nella nuova versione assomigli a Steve Buscemi!

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La Sirenetta (2023). Walt Disney Pictures

Nuove polemiche per La Sirenetta: questa volta al centro delle critiche il trattamento riservato ai simpatici animali dell’originale

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La Sirenetta (1989). Walt Disney Feature Animation, Silver Screen Partners IV

Nella versione live-action de La Sirenetta, in lingua originale, Awkwafina doppierà Scuttle, Daveed Diggs presterà la voce a Sebastian e Jacob Tremblay a Flounder. C’è da dire che la nuova versione del pesciolino amico di Ariel ha ben poco a che vedere con l’originale, decisamente più tenero e paffutello. Nel live-action, per quanto riguarda gli animali, l’obiettivo sembra essere quello della ricerca dell’attinenza con la realtà, con tutti e tre i personaggi accomunati da tratti realistici, lontani dall’estetica cartoonesca. “Il design realistico di Flounder, Scuttle e Sebastian è la ciliegina su una torta fatta di cattive decisioni” commenta qualcuno. Ma la maggior parte delle critiche sono proprio rivolte alle scelte fatte per Flounder che per qualcuno è letteralmente spaventoso: “Non vorrei mai vedere un pesce così parlare, fa paura”. E ancora: “Forse mi sbaglio, ma mi sarei aspettato che i personaggi de La Sirenetta fossero carini. Gli animali nei live action non devono essere privi di espressione. Ridate la guanciotte a Flounders!”.

C’è chi si spinge ancora più in là azzardando paragoni che non dovrebbero venire in mente pensando a un pesciolini buffo e parlante. “Perché Flounder somiglia a un uomo di 40 anni, depresso e fumatore accanito con tre figli e un mutuo che non riesce a pagare?”. Una delle differenze maggiori tra la versione animata e quella in CG nel live-action sono i colori: vividi e brillanti nel classico del 1989, particolarmente spenti nell’adattamento in arrivo in sala. E se c’è chi si chiede se abbiano dato al povero Flounder l’Ozempic, un farmaco per la perdita di peso, c’è anche ci ravvisa nel pesce una certa somiglianza con Steve Buscemi: “Il mio Flounder ha ricevuto il trattamento Steve Buscemi. Mi viene da piangere”.

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