La società della neve, la storia vera dietro il film Netflix di J.A. Bayona

La drammatica storia vera del disastro aereo delle Ande che ha ispirato il film Netflix di Juan Antonio Bayona

Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, La società della neve è il nuovo film drammatico diretto da Juan Antonio Bayona presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia e ora disponibile nel catalogo Netflix. Un film emozionante, un racconto introspettivo che mette in primo piano le vittime e che non cede mai alla tentazione della spettacolarizzazione di uno dei più grandi disastri aerei della storia. Il disastro delle Ande è già stato precedentemente adattato in due lungometraggi, il più famoso dei quali è certamente Alive del 1993 con protagonista un giovane Ethan Hawke. Il film di Bayona è stato candidato come Miglior film in lingua straniera ai Golden Globe 2024 ed è probabile che entri nella cinquina della stessa categoria anche agli Oscar (è il film selezionato dalla Spagna). Sappiamo che La società della neve è tratto da una drammatica storia vera – se tragedia o miracolo è la domanda che lo stesso regista pone nel film – che vogliamo riprendere qui di seguito nel nostro approfondimento.

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Cosa è successo al volo 571 e perché si è schiantato – La società della neve, la storia vera dietro il film di Bayona

La società della neve racconta la storia dei sopravvissuti e delle vittime del volo 571 della Forza Aerea argentina, schiantatosi sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre del 1972. A bordo vi erano 45 persone: l’intera squadra di rugby dell’Old Christians Club, con amici, parenti, l’equipaggio composto dal pilota e co-pilota e una donna che viaggiava per partecipare al matrimonio della figlia. Partito da Montevideo, in Uruguay, era diretto a Santiago, in Cile, dove gli Old Christians avrebbero dovuto giocare una partita. Una sequenza di circostanze sfavorevoli ha portato allo schianto: in primo luogo le condizioni dei motori non erano ottimali e l’aereo era male equipaggiato per un volo in alta quota, con un numero di passeggeri oltre la capienza ideale. Le condizioni sulle Ande, interessate da fortissime correnti, rendono quella tratta particolarmente ostica da attraversare. A causa del maltempo, il pilota è costretto ad effettuare un atterraggio non programmato a Mendoza, in Argentina, per ripartire qualche ora dopo nonostante i forti venti.

Impostando una nuova rotta per Santiago, il pilota realizza di non poter arrivare a destinazione senza passare direttamente sopra le Ande, troppo alte per essere attraversate in sicurezza. Decide quindi di sorvolare il Passo Planchon, che si trova a un’altitudine inferiore rispetto al resto della Cordigliera, e dopo circa un’ora di volo comunica ai passeggeri di essere sul punto di atterrare a Curicó, in Cile. Quando inizia ad effettuare le manovre di discesa, si rende conto di non essere dove credeva e l’aereo si schianta sulle Ande. Nell’impatto la coda e le ali si staccano violentemente dalla fusoliera: sono dodici le persone che muoiono sul colpo.la società della neve

La lotta per la sopravvivenza dopo l’incidente e la valanga

Dopo l’incidente, proprio come si vede ne La società della neve, i passeggeri sopravvissuti trasformano la fusoliera in un rifugio, utilizzando i sedili, le valigie e i vestiti come mezzi per cercare di chiudere lo squarcio. Per un breve periodo di tempo, riescono ad alimentarsi grazie ai pochi cibi trovati a bordo, tra cui cioccolato, crackers e noccioline e facendo sciogliere la neve all’interno di una bottiglia per poter bere l’acqua ricavata. Dopo circa una settimana, esaurite le scorte, i sopravvissuti arrivano a prendere una decisione impossibile: per non morire di fame devono cibarsi della carne dei loro compagni deceduti. La scelta è frutto di un sofferto processo decisionale e non tutti, inizialmente, accettano di ricorrere al cannibalismo, salvo poi cedere, allo stremo delle forze, dopo aver sentito tramite la radio dell’aereo che le ricerche del volo erano state sospese.

In uno speciale per ABC News uno dei sopravvissuti, Nando Parrado, ricorda di aver stretto un patto con i suoi compagni: «Ci siamo stretti la mano e ci siamo detti che avremmo permesso agli altri di usare il nostro corpo qualora fossimo morti, così che loro potessero sopravvivere». Il 17 ottobre un secondo evento catastrofico colpisce i passeggeri del volo 571: una violenta valanga travolge e seppellisce la fusoliera. Otto dei sopravvissuti muoiono in quella circostanza e gli altri sono costretti a rimanere all’interno della fusoliera per ripararsi da una tempesta che non accennava a fermarsi. Quando la tempesta si calma Nando Parrado e alcuni compagni decidono di partire per una spedizione per cercare aiuto.

La spedizione di Parrado e Canessa e il salvataggio – La società della neve, la storia vera dietro il film di Bayona

Nando Parrado, Roberto Canessa e Antonio Vizintín partono per la spedizione dopo essersi allenati per giorni. Vizintín è costretto a tornare indietro poco dopo e Parrado e Canessa procedono da soli per 10 giorni fin quando, esattamente come mostrato ne La società della neve, arrivati nei pressi di un fiume si imbattono in un uomo di nome Sergio Catalan. Parrado e Canessa spiegano a Catalan chi sono e da dove vengono e l’uomo, dopo 10 ore di viaggio, riesce ad allertare l’esercito cileno. L’esercito trae in salvo Parrado e Canessa e un’altra squadra di soccorso vola alla volta della fusoliera per occuparsi degli altri superstiti.

Ci vogliono due giorni per portare a termine le operazioni di salvataggio. I passeggeri del volo 571 sono sopravvissuti nel più inospitale e pericoloso dei luoghi per 72 giorni. Arrivati in ospedale i medici hanno riscontrato nei superstiti malnutrizione, fratture, disidratazione e lesioni da congelamento. Anni dopo il disastro, Nando Parrado, Roberto Canessa e altri sopravvissuti come Carlos Páez Rodríguez e Eduardo Strauch hanno scritto libri per documentare la tragedia. Parrado ha raccontato come sia stato lo spirito di squadra a giocare un grosso ruolo nella lotta per la sopravvivenza: «Ci siamo fidati l’uno dell’altro, abbiamo combattuto l’uno per l’altro». La società della neve è disponibile dal 4 gennaio su Netflix, trovate qui il trailer.

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