La Torre Nera: Mike Flanagan anticipa (finalmente) l’adattamento del lavoro di Stephen King

Mike Flanagan ha suggerito un adattamento fedelissimo del La Torre Nera: uno tra i lavori più famosi di Stephen King

Mike Flanagan si propone con determinazione di essere colui che finalmente porterà alla realizzazione l’adattamento de La Torre Nera di Stephen King nel modo tanto richiesto dai fan per decenni. I suoi ultimi commenti indicano chiaramente che sta lavorando a un adattamento esteso e fedele.

Flanagan, noto per le sue serie Netflix come The Haunting at Hill House e La Caduta Della Casa Degli Usher, ha già trasporto lavori di King come Il Gioco Di Gerald, Doctor Sleep e l’imminente The Life of Chuck. Tuttavia, affrontare l’epopea letteraria dello scrittore horror più prolifico del mondo non è certo una sfida da sottovalutare. Con otto romanzi, numerose novelle e racconti, e l’utilizzo di elementi tratti dall’intero catalogo di King, La Torre Nera è un’avventura estesa che spazia tra l’horror e il western, richiedendo notevoli risorse di tempo, denaro e impegno per raggiungere una conclusione soddisfacente.

Flanagan ha recentemente condiviso dettagli sul progetto ambizioso durante un’intervista con Popverse, sottolineando la sua volontà di rimanere fedele al materiale originale e perseguire l’obiettivo di raggiungere la torre stessa. Ha specificato: “Nella seconda parte della trama, c’è una scena ambientata in una foresta dove viene sepolto un personaggio. Viene fatto un elogio funebre che mi ha commosso. Quelle parole mi hanno toccato profondamente, e non vedo l’ora di portarle sullo schermo”.

La Torre Nera ripaga i fan di lunga data di Stephen King

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Stephen King

Prima che i Marvel Studios intraprendessero il loro ambizioso percorso nell’universo condiviso cinematografico, Stephen King aveva già creato una serie notevole e senza precedenti di collegamenti tra le vicende della Torre Nera di Roland di Gilead e opere come Le notti di Salem, Insomnia, It, Hearts in Atlantis e The Stand, per citarne solo alcune. Gli ultimi capitoli della saga vedono persino la comparsa chiave dello stesso King, e è in questo contesto che prende forma la scena cruciale di Flanagan.

Nell’ultima opera, intitolata La Torre Oscura, Roland si trova costretto a dare sepoltura al corpo di uno dei suoi più fedeli compagni, Jake. Il ragazzo, legato in modo profondo a Roland, compie il sacrificio supremo per salvare la vita della controparte immaginaria di King, e questo momento commovente perdura a lungo nei ricordi dei lettori dopo la conclusione della storia. Scegliendo proprio questo episodio come punto di partenza per il suo film, Flanagan dimostra impegno e l’intenzione di rendere giustizia ad una trama che il film con Idris Elba del 2017 non è riuscito a trattare adeguatamente.

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