Matrix Resurrections e l’assenza di Hugo Weaving: parla lo sceneggiatore

L'attore dell'Agente Smith è il grande assente del quarto capitolo della saga

Si ritorna a parlare della mancata partecipazione di Hugo Weaving in Matrix Resurrections. L’assenza del personaggio è stata commentata fino allo sfinimento e chiarita dallo stesso attore. Questa volta però, lo sceneggiatore Aleksandar Hemon ha voluto chiarire dei punti. Nel quarto capitolo tornano i due iconici personaggi della saga come l’agente Smith e Morpheus, che però non sono interpretati dagli storici attori apparsi nei primi tre capitoli della saga, ovvero Laurence Fishburne e Hugo Weaving, bensì da Yahya Abdul-Mateen II e Jonathan Groff. Se per Morpheus i piani sono sempre stati di avere un altro volto, lo stesso non può dirsi dell’agente Smith, per cui in realtà era previsto il ritorno dell’attore. 

Non voglio rivelare chi, ma abbiamo scritto un personaggio per un attore che credevamo lo avrebbe interpretato e invece non è stato così. Non abbiamo cambiato nulla radicalmente, […] non abbiamo modificato battute. Visto che la premessa di The Matrix e quella di questo film sono diverse, l’agente Smith avrebbe dovuto essere diverso per certi versi. Jonathan Groff è splendido in questo ruolo, ha aggiunto una dimensione che non mi aspettavo durante la stesura.

Matrix Resurrections e l’assenza di Hugo Weaving: parla lo sceneggiatore

Tutti gli intervistati concordano che i piani iniziali erano radicalmente differenti per Weaving. Purtroppo il mondo del cinema è imprevedibile, e come una sinfonia davvero complessa è difficile far incastrare tutto – dall’interesse di tutte le parti coinvolte alla capacità di trovare dei giorni in cui è possibile essere fisicamente tutti presenti senza violare impegni già presi in precedenza. Sceneggiatori e produttore concordano che Smith sarebbe tornato, in un modo o nell’altro; ma anche se interpretato di nuovo da Hugo Weaving, sarebbe stato un personaggio diverso, perché dopo tanti anni, Matrix stessa è cambiata in modo radicale, e anche l’equilibrio tra Smith e Neo non è più quello classico.

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