Netflix, dal 2023 stop alla condivisione delle password: ecco cosa cambierà
In che modo Netflix potrebbe mettere in atto la nuova politica?
Già dall’inizio del 2023 Netflix potrebbe mettere fine alla possibilità di condividere la password del proprio account con persone esterne al nucleo familiare. Lo riporta il Wall Street Journal, che fornisce un’indicazione temporale (e a quanto pare definitiva) a una strategia che i vertici del colosso dello streaming avevano già anticipato lo scorso ottobre. Una mossa che rappresenta una sfida, soprattutto in termini di una potenziale fuga degli abbonati, soprattutto quelli storici. Finché il numero dei clienti è stato in costante aumento, Netflix non ha sentito il bisogno di dare una stretta alla pratica della condivisione degli account. Ora, con un 2022 segnato da un calo delle entrate e la rapida ascesa di piattaforme concorrenti come Amazon Prime Video e Disney+, il colosso californiano si prepara a mettere a freno al comportamento che i vertici hanno individuato come la fonte principale delle perdite.
Le condizioni di utilizzo di Netflix prevedono, da sempre, che si possa fruire del catalogo della piattaforma da dispositivi diversi. Dispositivi che, però, si devono trovare tutti nella stessa abitazione. Se finora il colosso dello streaming non ha effettuato controlli a tappeto in tal senso, le cose potrebbero cambiare già dall’inizio del 2023. Ma in che modo?
In che modo Netflix potrebbe mettere in atto la nuova politica?
Netflix potrebbe mettere in atto la nuova politica controllando gli indirizzi Ip (il codice dei dispositivi che si connettono a internet), monitorare gli Id (il nome utente di chi accede) e le attività degli account. Potrebbe esserci la possibilità, per chi condivide il proprio account con persone fuori dal nucleo familiare e vuole continuare a farlo, di pagare un sovrapprezzo. Altre ipotesi potrebbero essere quelle di concedere la condivisione della password con soli due utenti e l’invio sul cellulare di ogni abbonato di un codice di identificazione per verificare gli accessi al servizio. Per il momento non vi è ancora nulla di confermato e il colosso dello streaming potrebbe mettere il atto le suddette strategie procedendo per gradi. The Wall Street Journal, citando fonti vicine all’azienda, anticipa che il giro di vite dovrebbe cominciare dagli Stati Uniti, per poi arrivare in Europa, Sud America e Asia.