Roma 2021: Amore tossico restaurato ad Alice nella Città

Il film del 1983 di Claudio Caligari presentato alla Festa di Roma 2021 nell'ambito di Alice nella città

Sarà presentato in anteprima alla 19 edizione di Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma in programma dal 14 al 24 ottobre prossimi, Amore tossico di Claudio Caligari, restaurato da CSC – Cineteca Nazionale. Primo lungometraggio di un autore costretto a lunghi anni di silenzio prima di poter realizzare soltanto altri due film (L’odore della notte e il postumo Non essere cattivo); la pellicola è uno dei simboli del cinema italiano degli anni ’80. Una testimonianza in tempo reale di un fenomeno raccontato in tutta la sua crudezza, e un’opera di culto per più di una generazione. Tra dialoghi mandati a memoria e scrupolo documentaristico, accensioni liriche e scene che a distanza di quarant’anni continuano a far male.

Roma 2021: Amore tossico restaurato ad Alice nella Città

Salutato al suo debutto, nel 1983 alla Mostra di Venezia, Amore tossico racconta le giornate e la disperazione di alcuni giovani eroinomani, tra Ostia e la periferia romana. Il regista milanese Claudio Caligari – scomparso nel 2015 – sviluppò il progetto di questa pellicola al fine di evidenziare la condizione di una porzione di società spesso relegata ai confini; quella dei tossicodipendenti, specificamente gli eroinomani. Importante collaboratore di Caligari fu il sociologo Guido Blumir, che aiutò il regista con delle ricerche preliminari.

Amore Tossico non è certamente il primo film su un argomento così delicato, ma senza dubbio si appropria di una caratteristica molto rara: quella di un cast composto da veri ex-tossicodipendenti. Questa scelta non è dovuta al fatto di voler far interpretare agli attori loro stessi ma è funzionale; come tanti altri elementi, alla volontà di rendere ancora più realistico il film. Il restauro di Amore tossico è realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Il negativo originale 16mm è messo a disposizione da Surf Film. Per il sonoro hanno utilizzato la colonna magnetica conservata presso la Cineteca Nazionale. Tutte le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

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