Split: la storia vera di Billy Milligan, l’uomo con 24 identità diverse che ha ispirato il film

Scopriamo la storia vera da cui ha preso spunto il film con James McAvoy

Split è un film del 2016 diretto da M. Night Shyamalan già regista del film Il sesto senso. La pellicola è una libera reinterpretazione delle vicende di Billy Milligan, un criminale americano che per la prima volta nella storia è stato assolto per infermità mentale. A vestire i panni dell’uomo c’è l’attore James McAvoy al cui fianco recitano anche Anya – Taylor Joy, Sterling K. Brown e Bruce Willis. Il film è poi parte di un progetto più ampio, una trilogia sempre di Shyamalan che comprende, Unbreakable – Il predestinato nel 2000 e Glass del 2019.

Il protagonista è Kevin Wendell Crumb(James McAvoy) che a causa di un’infanzia difficile ha sviluppato un disturbo dissociativo dell’identità. Una sera Dennis (una delle personalità di Kevin) decide di rapire nel parcheggio di un supermercato tre studentesse Claire, Marcia e Casey. Il disturbo dell’uomo è stato scoperto dalla sua psichiatra che ha instaurato con lui un rapporto di fiducia dialogando con la personalità più conciliante, Barry. Ma la ventiquattresima, La Bestia, è in procinto di nascere e la sua natura è devastante. Scopriamo di più sulla storia vera dietro Split in onda questa sera su Italia 2!

Split 1

Split, Blinding Edge Pictures, Blumhouse Productions

Split: chi era Billy Milligan? 

Alla base di Split c’è la storia di William Stanley Milligan detto Billy, classe 1955. L’uomo è stato uno dei primi criminali ad essere assolto dalle accuse di rapimento e violenza per infermità mentale. Scrisse nel 1981 insieme a Daniel Keyes una biografia intitolata Una stanza piena di gente, che ha rappresentato la fonte principale di tutte le informazioni sul suo disturbo e sulle sue 24 personalità. Già all’età di 4 anni secondo alcuni studi ci furono i primi segnali del disturbo dissociativo. A nove anni invece a causa delle violenze esercitate dal suo padrino, la mente di Billy si scinde definitivamente in 24 differenti personalità. Viene ricoverato per la prima volta a quindici anni per via dell’alternanza tra stati di confusione a brevi scorci di lucidità. E fu in questi momenti che Billy tentò il suicidio senza riuscirci, salvato dalla personalità chiamata Ragen, una di quelle dominanti insieme ad Arthur. Il 27 ottobre 1977  Billy venne arrestato con l’accusa di aver rapito, stuprato e rapinato tre studentesse.

Dopo l’assoluzione del caso, l’uomo venne portato in diversi ospedali psichiatrici e dalle sedute emersero altre 13 identità da lui identificate come gli indesiderabili. Queste 13 venivano tenute sotto controllo dalle altre 11 personalità. A seguito di questa scoperta, che dimostrò come l’uomo era in grado di cambiare personalità e con essa tratti caratteriali, comportamentali ma anche la semplice lingua, venne scoperta una nuova personalità che con il tempo venne considerata quella dominante e la somma delle altre: il Maestro. Dopo diversi tentativi di riabilitazione venne rilasciato e considerato guarito nel 1981. Morì il 12 dicembre 2014, a seguito di una grave malattia. Una storia quella di Billy Milligan a dir poco incredibile che dimostra la complessità della mente umana e anche tutti i meccanismi che riesce a mettere in atto per proteggersi. Da non perdere Split questa sera su Italia 2!

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