The Last Planet: il nuovo film di Terrence Malick cambia titolo

Il film a sfondo biblico del regista si intitolerà The Way of the Wind

Dal sito One Big Soul arrivano alcuni aggiornamenti sul nuovo film di Terrence Malick, che non si chiamerà più The Last Planet, ma The Way of the Wind. Il regista ha infatti preferito questo titolo, steso inizialmente durante la prima sceneggiatura, e successivamente accantonato. Il progetto a sfondo biblico racconterà anche alcuni momenti della vita di Gesù. The Way of the Wind vedrà protagonista Geza Rohrig nei panni di Gesù, Matthias Schoenaerts nel ruolo di San Pietro, Aidan Turner come San Andrea e Mark Rylance in quello di Satana. Fanno parte del cast anche Joseph Fiennes, Ben Kingsley, Douglas Booth, Alfonso Postiglione e Lorenzo Gioielli in delle parti ancora da confermare. Le riprese della pellicola si sono svolte in Giordania, ma anche in Italia, più precisamente tra Gravina, in Puglia, e Matera. Non vi è ancora una data di uscita ufficiale.

The Last Planet: il nuovo film di Terrence Malick si intitolerà The Way of the Wind

Lo scorso anno Mark Rylance, che nel film interpreterà Satana, aveva dichiarato:

Terrence ha scritto quattro versioni di Satana. Pensavo ne avrei interpretata una sola e invece dovrò calarmi in tutte e quattro le versioni. A un certo punto era anche una donna, ma quando mi hanno chiesto di farmi crescere la barba ho capito che non sarebbe finita nella stesura finale.

Mentre Malick, in un’intervista rilasciata a La Repubblica:

Pochi giorni fa abbiamo terminato le riprese nel deserto della Giordania, un film multiculturale con un cast che raccoglie attori mediorientali, una troupe tedesca, e anche artisti italiani nel dipartimento costumi e scenografia (il costumista Carlo Poggioli e lo scenografo Stefano Maria Ortolani). Ora torno in Texas a montare il film, ci vorrà almeno un anno perché abbiamo moltissimo materiale. Da quando si gira in digitale si finisce per avere molte più immagini, il mio momento preferito della lavorazione è il montaggio; non c’è più la pressione del set, l’incertezza del tempo meteorologico sulle riprese.

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