The Substance: Demi Moore parla della nudità nel film horror presentato a Cannes

Demi Moore parla della vulnerabilità e abbraccia l'assurdità durante una scena rivelatrice del suo nuovo film horror, The Substance

Demi Moore ha condiviso i suoi sentimenti di vulnerabilità durante una scena molto esplicita nel suo nuovo film horror, The Substance. La trama segue l’attrice in declino Elizabeth Sparkle (Moore), che assume una sostanza sperimentale per recuperare la sua giovinezza e rilanciare la carriera. Il farmaco del mercato nero duplica le sue cellule, creando una versione più giovane e migliorata di lei stessa (interpretata da Margaret Qualley).

Il film, presentato recentemente al Festival di Cannes, contiene una scena prolungata e dettagliata in cui entrambe le versioni del personaggio si esaminano attentamente. Durante la conferenza stampa a Cannes, Moore ha parlato delle sue sensazioni riguardo al girare scene così delicate e di come la regista Coralie Fargeat l’ha aiutata a sentirsi a suo agio sul set.

Le dicharazioni della Moore in merito a The Substance

The Substance

L’attrice ha spiegato che la nudità era prevista e descritta dettagliatamente come necessaria per la storia: “Il livello di vulnerabilità e crudezza richiesto era chiaro fin dall’inizio”. L’attrice ha già affrontato la nudità nel film del 1996, Striptease, ma ha sottolineato che in The Substance è trattata in modo diverso, meno sessuale e più critico, richiedendo un diverso tipo di vulnerabilità. Ha aggiunto: “È stata un’esperienza molto vulnerabile che ha richiesto molta sensibilità e numerose conversazioni su ciò che volevamo ottenere”.

La Moore ha anche elogiato la sua co-protagonista Margaret Qualley, sottolineando il sostegno reciproco durante le scene più delicate. Ha detto che la Qualley è stata un’ottima partner, e che insieme sono riuscite a trovare conforto nell’assurdità delle situazioni, il che le ha aiutate a rilassarsi durante le riprese. Infine ha dichiarato: “Avere qualcuno con cui mi sentivo molto sicura è stato fondamentale. Anche se eravamo spesso vicine – e nude – abbiamo affrontato la situazione con leggerezza, riconoscendo quanto fossero assurde certe situazioni. Alla fine, tutto si riduce alla comunicazione e alla fiducia reciproca”.

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