The Witcher 3, piovono accuse di omofobia per il cambiamento di uno dei personaggi più amati

I primi episodi di The Witcher 3 hanno appena debuttato e già si affaccia una nuova polemica legata al cambiamento di un personaggio chiave

The Witcher 3 ha da poco debuttato su Netflix con i 5 episodi della Parte Uno (qui la nostra recensione e qui il trailer) e, al momento in cui scriviamo, è già al primo posto della classifica delle serie tv più viste sulla piattaforma. Niente di sorprendente, dal momento che lo show adattamento dei personaggi e la storia creati dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski è, sin dalla prima stagione, tra i contenuti più amati e discussi. Per la seconda parte della terza stagione bisognerà aspettare la fine di luglio e, con gli ultimi episodi, sarà il momento di dare l’addio definitivo ad Henry Cavill che, dalla quarta stagione, sarà sostituito nel ruolo di Geralt di Rivia da Liam Hemsworth. Ma il malcontento riguardo la fine dell’era Cavill sta lasciando spazio in queste ore a una nuova polemica che ruota attorno a un grosso cambiamento operato in The Witcher 3 rispetto al materiale di partenza. Un cambiamento che coinvolge uno dei personaggi più amati, quello di Jaskier, o Ranuncolo, interpretato da Joey Batey.

The Witcher 3

Sean Daniel Company, Platige Image, Stillking Films, Cinesite, One of Us

Le polemiche ruotano attorno al cambiamento del personaggio di Jaskier e alla sua rappresentazione queer in The Witcher 3

Gli sceneggiatori e la produzione di The Witcher 3 hanno operato, attorno al personaggio di Jaskier, un cambiamento che i fan proprio non stanno apprezzando e che ha portato a pesanti accuse di omofobia. Jaskier è il bardo errante che nei libri e nella serie rappresenta, a livello di caratteristiche, una sorta di unicum. Abbigliamento coloratissimo, parlantina sciolta e atteggiamento sgargiante fanno di Jaskier un personaggio molto diverso dagli altri uomini che popolano il Continente, spesso e volentieri rudi e privi di emozioni. Pur essendo lontanissimo da tale archetipo, nei modi e nell’aspetto, Jaskier è un vero e proprio donnaiolo, che sa giocarsi bene le sue carte e che fa della sua unicità un’arma di seduzione. In The Witcher 3 Jaskier sembra provare attrazione per il Principe Radovid: una scelta che si discosta grandemente dal materiale dei romanzi e dal gioco. Nella terza stagione, quindi, Jaskier diventa un personaggio queer.

E se da un lato la rappresentazione inclusiva, in un prodotto seriale o in un film, è sempre cosa giusta e gradita, dall’altro può diventare problematica se viziata da stereotipi. Molti fan di The Witcher stanno sottolineando che la natura queer del personaggio di Jaskier nasconde tutta una serie di problematiche legate alla rappresentazione stereotipica degli uomini omosessuali. Da qui le accuse di omofobia. Sui social, e in particolare su Reddit, sono in molti a puntare il dito contro l’idea che un personaggio rappresentato come sgargiante, con un atteggiamento “effeminato” e ostentatamente sopra le righe debba per forza essere identificato come queer. Uno dei punti di forza di Jaskier è proprio quello di dimostrare come l’apparenza inganni, come il concetto di mascolinità sia ben più sfumato. Jaskier è un donnaiolo, non è queer e il fatto che venga rappresentato in The Witcher 3 come omosessuale, per parte del fandom, è uno scivolone, un tentativo di inclusività sbagliato e offensivo.

The Witcher

Sean Daniel Company, Platige Image, Stillking Films, Cinesite, One of Us.

 

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