Tutta la luce che non vediamo: la miniserie Netflix è basata su una storia vera?

La miniserie diretta da Shawn Levy ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale trae spunto da fatti reali?

Al momento in cui scriviamo la miniserie diretta da Shawn Levy Tutta la luce che non vediamo si trova al primo posto nella classifica degli show più visti su Netflix in Italia. La serie è adattamento dell’omonimo romanzo del 2014 di Anthony Doerr vincitore del Premio Pulitzer e segue le vicende di Marie-Laure, una ragazza francese non vedente e del padre Daniel mentre cercano di fuggire da una Parigi occupata dai nazisti custodendo un diamante leggendario. Diamante che non può per nessuna ragione finire nelle mani dei nazisti. Padre e figlia trovano rifugio presso lo zio Etienne, che fa parte della Resistenza e manda messaggi radio in codice alle forze alleate. Sulle loro tracce c’è Werner, un giovane soldato tedesco incaricato dai nazisti di intercettare i messaggi radio della Resistenza. Ma quando i destini di Marie-Laure e Werner si incrociano, tra i due nasce un legame speciale. L’ambientazione nel contesto della Seconda Guerra Mondiale ha spinto gli spettatori a interrogarsi sulla realtà storica di quanto accade nella miniserie. Tutta la luce che non vediamo è basata su una storia vera?

Tutta la luce che non vediamo.

21 Laps Entertainment, Pioneer Stilking Films

Tutta la luce che non vediamo tra realtà storiche e finzione

Tutta la luce che non vediamo.

21 Laps Entertainment, Pioneer Stilking Films.

La risposta è no, Tutta la luce che non vediamo non è una storia vera. La miniserie tratta dal romanzo di Anthony Doerr è una storia di finzione ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. I personaggi di Marie-Laure (Aria Mia Loberti), Daniel (Mark Ruffalo), Etienne (Hugh Laurie) e Werner (Louis Hoffman) sono frutto di fantasia ma l’autore ha utilizzato come spunto vicende storiche reali come i bombardamenti di Saint-Malo in Bretagna per liberare la Francia dall’occupazione nazista. “Per me era molto importante provare ad assicurarmi che ogni dettaglio degli eventi di Saint-Malo corrispondesse a realtà” ha raccontato Doerr a Tudum. Shawn Levy, dal canto suo, si è preparato studiando a fondo il romanzo di Doerr e documentandosi tramite filmati e fotografie risalenti alla Seconda Guerra Mondiale per infondere realismo in ogni minimo dettaglio. Tutta la luce che non vediamo è su Netflix: trovate qui la nostra recensione.

tutta la luce

21 Laps Entertainment, Pioneer Stilking Films

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