Vin Diesel, l’attore risponde alle accuse di molestie sessuali

L'attore Vin Diesel andrà in tribunale a causa di presunte molestie che secondo un ex assistente sono avvenute nel 2010

Vin Diesel è stato citato in giudizio da un ex assistente con una causa per presunta violenza sessuale e l’attore ha (finalmente) offerto una risposta all’accusa. L’accusatrice di Diesel, Asta Jonasson, ha affermato che stesse lavorando per lui come assistente personale nel 2010 durante le riprese di Fast Five. Si presume che Diesel abbia invitato Jonasson nella sua camera d’albergo al St. Regis Hotel di Atlanta e abbia cercato di convincerla a letto, ma lei ha rifiutato, tentando di dirigersi verso l’uscita.

Vin Diesel risponde alle accuse di Asta Jonasson

Fast & Furious musical Fast X

Vin Diesel. Universal Pictures

Andando oltre le accuse di violenza sessuale, la causa sostiene che Jonasson ha anche subito inflizioni intenzionali di disagio emotivo, discriminazione, ambiente di lavoro ostile e licenziamento illegittimo, sostenendo un tentativo di esagerazione da parte della società. Jonasson ha aggiunto che è rimasta in silenzio fino a questo punto a causa di un accordo di non divulgazione che ha firmato quando è stata assunta per la prima volta da One Race.

Ora sta accreditando lo Speak Out Act per la sua decisione di farsi avanti, poiché questo è stato messo in atto per impedire che le NDA vengano applicate in casi di violenza e molestie sessuali, così come il disegno di legge AB2777 della California che allunga i termini di prescrizione per le accuse di abuso sessuale risalenti al 2009. Inoltre, Jonasson ha affermato di essersi ispirata ai movimenti #MeToo e Time’s Up.

Diesel ha risposto pubblicamente alla causa, negando le accuse. Una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato, Bryan Freedman, recita: “Vorrei essere molto chiaro. Vin Diesel nega categoricamente questa affermazione nella sua interezza. Questa è la prima volta che sente parlare di questa affermazione di più di 13 anni fatta da un presunto dipendente durato nove giorni. Esistono prove evidenti che confutano completamente queste stravaganti accuse.”

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *