Wonder: la storia vera dietro al film con Julia Roberts

Wonder e la storia vera con protagonisti Julia Roberts e Owen Wilson

Wonder è un meraviglioso film che tocca le corde più profonde del cuore. Uscito al cinema nel 2017, Wonder è un film diretto da Stephen Chbosky, con protagonisti Jacob Tremblay, Julia Roberts e Owen Wilson. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da R.J. Palacio, è stata proprio la scrittrice americana a rivelare che la storia raccontata è il risultato di un episodio particolare capitato proprio a lei e al suo piccolo bambino.

Wonder: la storia vera del film

La scrittrice ha raccontato che un giorno, mentre era in fila in attesa in una gelateria, suo figlio è scoppiato a piangere dopo aver incrociato lo sguardo di una bambina con una deformità facciale. La sua disperazione ha costretto la donna a lasciare subito il locale, gesto che l’ha fatta vergognare in quanto non ha saputo gestire la situazione e spiegare a suo figlio cosa stesse succedendo e farlo calmare. Il protagonista di Wonder quindi – il bambino affetto da Treacher Collins e con una deformazione facciale – non è altro che la trasposizione cinematografica della piccola bimba con il suo stesso problema, che tenta di affrontare la sua vita di bambino in un mondo che lo addita come un mostro. Si affrontano nella pellicola, infatti, i modi in cui lui stesso, la sua famiglia e la società vive questa condizione. La deformazione facciale che si analizza nel film di Chbosky è dovuta dalla sindrome di Treacher Collins, dal medico che nel 1900 ne descrisse i tratti per la prima volta. La sindrome è una malattia congenita causata da anomalie dello sviluppo degli arti facciali. La malattia è caratterizzata dal mancato sviluppo delle ossa del volto, degli zigomi e delle mandibole, accompagnate da anomalie nella formazione delle orecchie e delle palpebre. Purtroppo non esiste una vera e propria cura per questa sindrome. Si punta invece alla cura dei sintomi che presenta il paziente, per prevenire o posticipare le complicanze.

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