Andor 2: la recensione della nuova stagione

Su Disney Plus si è conclusa la seconda e ultima stagione della serie prequel di Rogue One. Un atto finale complesso ed emozionante che parla (anche) al nostro presente

Con il caricamento degli ultimi tre episodi si è appena conclusa su Disney Plus la seconda (e ultima) stagione di Andor. Un finale, quello della serie prequel/spin-off di Rogue One: A Star Wars Story, che arriva dopo il successo della prima annata, confermando come la serie creata da Tony Gilroy sia stata un vero e proprio unicum nell’universo di Star Wars. Ecco allora tornare ancora una volta Cassian Andor (Diego Luna) e il suo gruppo di ribelli, determinati più che mai a opporsi a un Impero sempre più autoritario e repressivo in una vicenda con più di un punto di contatto con la nostra contemporaneità.

Dopo la decisione di concludere la serie prima del tempo Andor 2 mette così in scena un drammatico conto alla rovescia. Un dramma in quattro parti proiettato verso gli eventi di Rogue One e della battaglia di Yavin, quella che in Episodio IV sancirà un vero e proprio anno zero per la storia della saga. Nel farlo mantiene la sua struttura corale, alternando drammi privati e collettivi, senso di giustizia e dilemmi morali, attraverso una narrazione sempre più attenta ai sentimenti complessi messi in campo, anche a costo di sacrificare quel senso dell’azione e dello spettacolo cui la saga ci ha sempre abituati.

Indice:

Trama – Andor 2 recensione

Un anno dopo la decisione di Cassian di unirsi a Luthen (Stellan Skarsgård) e alla sua causa, le cose non sembrano andare benissimo per la nascente Alleanza Ribelle. Cassian, nel tentativo di rubare un prototipo di caccia TIE, resta bloccato su un pianeta sconosciuto mentre Bix (Adria Arjona), Brasso e Wilmon attendono sue notizie sul pianeta agricolo Mina-Rau. Almeno fino a quando l’Impero non fa la sua comparsa, portando ancora una volta con sé morte e distruzione.

La senatrice Mon Mothma (Genevieve O’Reilly), intanto, è alle prese con il matrimonio di sua figlia e con i problemi politici, finanziari e morali che la resistenza da lei segretamente sostenuta comporta. Ma i problemi non sono finiti. L’ISB ha infatti nuovi piani per schiacciare le sacche di ribellione che nascono qua e là nella Galassia. Piani che passano attraverso lo sfruttamento delle risorse di un pianeta, Ghorman, la manipolazione della resistenza locale e una massiccia campagna di disinformazione. Ma forse c’è qualcosa di ancora più grande dietro a tutto ciò, qualcosa che ha a che fare con la costruzione di una nuova, terribile arma segreta…

Andor 2 recensione

Andor 2. Lucasfilm

Nuove speranze

Che la prima stagione di Andor fosse stata veramente un’opera spartiacque per il franchise di Star Wars è cosa oramai assodata. Con i suoi temi maturi, la sua capacità di indugiare nei chiaroscuri e il desiderio di andare oltre quello che la saga di Lucas era sempre stata, diventando, a tratti, esplicitamente politica, la serie di Tony Gilroy si era infatti dimostrata realmente “una nuova speranza” per la saga e per tutti quei fan insofferenti al nuovo corso dell’era Disney.

Arrivata alla sua seconda annata è come se Andor volesse così capitalizzare questa sua specificità calcando ancora più la mano sulla sua complessità di scrittura e discostandosi ancora di più da quell’universo che l’aveva partorita. Non che i rimandi, le citazioni e una narrazione sempre filologicamente attenta al rispetto della saga cinematografica e del suo canone manchino. Però Andor 2, a differenza degli altri esperimenti seriali recenti, sembra saper mantenere e sviluppare una propria voce, una voce immune al fanservice e capace di parlare di libertà, repressione e giustizia in termini decisamente inediti per un prodotto di questo tipo.

Andor 2 recensione

Andor 2. Lucasfilm

Una galassia lontana lontana?

Dall’universalità della fiaba e del racconto di avventura si passa così a una fantascienza che dialoga col nostro presente, con una realtà dove manipolazione della verità e repressione del dissenso sono ormai all’ordine del giorno. Dopo la dolorosa “educazione ribelle” di Cassian della prima stagione a diventare centrali a questo punto sono così gli intrighi politici, le dinamiche di controllo, i doppi giochi e i compromessi. Tutto ciò, insomma, che fa di un governo un sistema repressivo e di chi resiste qualcosa di più (o di meno?) di un semplice gruppo di idealisti.

È proprio raccontando la “quotidianità” dei ribelli che la serie, del resto, riesce a dimostrarsi al di sopra di altri titoli del franchise, dipingendo i dilemmi morali e le scelte difficili di chi è disposto a lottare con ogni mezzo necessario pur di cambiare lo stato delle cose. Sacrificando qualcosa sul piano dell’azione (gli omaggi ai generi della precedente annata qui sono più discreti) Andor 2 guadagna però in complessità e coinvolgimento emotivo, raccontando l’orrore dell’Impero ma anche le zone d’ombra (la figura di Luthen resta la più emblematica e complessa in questo senso) della nascente Alleanza Ribelle.

Andor 2 recensione

Andor 2. Lucasfilm

Questione di tempo

Il risultato è una stagione che, sebbene fatichi più della precedente a far entrare lo spettatore nel vivo della vicenda, quando lo fa – in un crescendo a tratti estenuante ma capace di regalare, soprattutto nella seconda parte, alcuni degli episodi migliori della serie – sa raggiungere picchi emotivi inediti per qualsiasi titolo di Star Wars degli ultimi anni, episodi cinematografici compresi. È così che nel conto alla rovescia verso l’inevitabile, in blocchi di episodi che si avvicinano, ciascuno un po’ di più, all’incontro con un destino impossibile da rimandare, Andor 2 costruisce un viaggio a tappe all’interno dell’Impero e della ribellione che vorrebbe resistergli.

Una serie complessa e stratificata, che allarga a dismisura la portata politica dei film delle origini, parlando esplicitamente di un mondo sempre più pericolosamente simile al nostro e di un’umanità con cui finalmente possiamo empatizzare appieno. Se c’è una strada che il franchise di Star Wars dovrebbe continuare a percorrere è proprio questa.

Andor 2

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Questa seconda stagione di Andor calca ancora più la mano sulle sue specificità, regalando una narrazione ancora più complessa, cupa ed emozionante
  • La maturità dei temi trattati unita a una vicenda che rimanda esplicitamente a questioni del nostro tempo fanno della serie un unicum nella storia di Star Wars

Lati negativi

  • La prima metà della stagione fatica a coinvolgere pienamente lo spettatore a cui è richiesta un po' di pazienza prima di poter entrare nel vivo dell'azione

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