Casa in fiamme: recensione della commedia dark spagnola dal creatore di Èlite
Una pellicola che svela gli aspetti più sconveniente di una famiglia disfunzionale
Cosa si è disposti a fare pur di passare un week end tranquillo con le persone che si amano? Questo è l’obbiettivo della protagonista di Casa in Fiamme di ci vi proponiamo la recensione e che trovate da oggi nei cinema. La pellicola spagnola ci parla di famiglia, dei rapporti che la determinano e di come tante cose possano giacere sotto la superficie pronte a saltar fuori al momento meno opportuno. Con una vena comica dalle tinte dark il film invita a riflettere sull’importanza della famiglia, del peso dei segreti e dei risentimenti.
La pellicola è scritta da Eduard Sola e diretta da Dani de la Orden regista catalano con alle spalle diversi film e che più di recente ha ideato la serie Netflix Èlite. Il cast è guidato dalla bravissima Emma Vilarasau Montse nei panni della madre, Alberto San Juan Carlos in quelli del padre e i due figli sono interpretati da María Rodríguez Soto Julia e Enric Auquer. Il film è anche candidato a otto premi Goya e ha vinto per la Miglior Sceneggiatura Originale. Analizziamo il film in Casa in Fiamme recensione.

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Indice:
Casa in fiamme recensione – Il Week-End perfetto
Montse è una donna in pensione che vive da sola dopo aver cresciuto due figli ed essersi separata dal marito. Dopo tanto tempo è finalmente riuscita ad organizzare un week-end nella casa al mare, ereditata da una zia, a Cadaqués in Costa Brava tutti insieme. Prima però passa a trovare sua madre che non vede da diverso tempo, ma quando sale scopre qualcosa che la sconvolge. Determinata a non rinunciare al weekend con la famiglia decide di far finta di nulla insieme al figlio David e la ragazza Marta si mettono in viaggio.
Giunti nella casa al mare vengono raggiunti dall’altra figlia Julia, il marito e le due bambine. A completare il quadro, giunge il padre Carlos che è determinato a far cambiare idea a Montse che dopo questo weekend vuole vendere la casa al mare e dividere l’importo tra tutti loro. Carlos però si oppone nascondendo un segreto. Quando l’uomo viene colpito da un attacco di sciatica gli altri scoprono che ad accompagnarlo c’è la nuova compagna, Blanca, sua ex psicologa. Nonostante la situazione delicata Montse decide di accogliere tutti e cercare di passare comunque il fine settimana insieme. Ma l’equilibrio raggiunto è molto precario e le cose prenderanno ben presto una piega inaspettata.

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Casa in fiamme recensione – Effetto domino
Il fulcro del film è rappresentato da Monste la protagonista e vediamo come tutto quanto intorno a lei inizi lentamente a sfaldarsi e a rivelare la propria vera natura. Nel contesto della casa al mare, dove tutti si ritrovano a convivere per questo periodo di tempo, emergono le fragilità, i problemi e i segreti di ognuno dei personaggi. David che appena iniziato a frequentare Marta scopre di provare qualcosa di più forte per la ragazza e quando glielo confessa quest’ultima si sente sopraffatta; il rapporto infatti degenera con degli atteggiamenti che fanno emergere un lato narcisistico di David. Emergono anche le fratture che Julia ha tentato di nascondere nella sua famiglia.
Da un matrimonio infelice ai sentimenti che non la fanno sentire una buona madre. Carlos a sua volta mette in scena una strategia di manipolazione per spingere Monste a cambiare idea facendo leva sui ricordi e sull’importanza della casa, permettendo a Blanca di scoprire una versione dell’uomo che prima le era sconosciuta. È come se la vicinanza reciproca riportasse a galla tutto quello che hanno cercato di nascondere e l’effetto domino che si crea non si può fermare.
Casa in fiamme recensione – Riconoscenza o Amore?
Quello che però emerge come messaggio della pellicola è una riflessione sul ruolo della madre. Chi è e quanto è importante? È perfetta o anche lei ha dei difetti che nasconde con abilità? Tutto ruota intorno al desiderio, anzi la necessità della protagonista di avere l’amore nella sua famiglia che non ha da tantissimo tempo. Sotto tutto questo c’è una riflessione sulla solitudine. Quello stato in cui molto spesso i genitori si possono trovare quando tutte quelle persone che gli hanno orbitato intorno all’improvviso prendono direzioni diverse e si allontano da essi. Quello di Montse non è altro che un grido di disperata attenzione, di mascherata solitudine e soprattutto cela il desiderio di essere amata, così come lei ha fatto a sua volta.

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E la pellicola ci mostra fino a che punto è disposta a riottenere questo amore, a come anche in maniera egoistica pretenda da parte di quelle persone che ha cresciuto che la trattino esattamente allo stesso modo. Julia le fa notare come l’amore significhi non chiedere nulla in cambio ma la madre le risponde che è semplicemente una frase fatta. Indubbiamente è vero che l’amore nasce in maniera spontanea, ma coltivarlo, continuare a praticarlo con costanza è molto difficile e non sentissi mai apprezzati non è un sentimento facile con cui fare i conti. Questo ci lascia con una domanda: si può giustificare la protagonista o compatirla? Agli spettatori la risposta.
Casa in fiamme recensione – Conclusioni
La famiglia di Monte quindi entra in crisi in questo luogo che diventa simbolo per il film, ovvero la Casa al mare. Un posto che ha visto i bambini crescere e che è stato testimonianza di una parte fondamentale della loro vita. Le scene più significative hanno luogo tra le sue stanze e diventa per l’ennesima volta il luogo che li riunisce nonostante ciò che emerge. La regia gioca molto sul titolo e lascia degli inizi che possono o meno portarci in quella direzione, ma cosa accade davvero? La fotografia offre degli scorci molto belli, soprattutto in apertura di film, della costa dove la natura e il mare incantano con la loro feroce bellezza, tra scogli e le onde.
Il cast, come accennato è guidato da Emma Vilarasau che porta il film sulle sue spalle; riesce ad interpretare benissimo la madre in crisi, una donna che soffre ma anche quella che nasconde tutto questo benissimo dietro una facciata di apparente distacco a volte anche dolcezza. Casa in fiamme recensione è sicuramente una visione interessante che invita a riflettere e che strappa qualche amara risata con la sua ironia dark.
Casa in Fiamme
Voto - 6.5
6.5
Voto
Lati positivi
- Riflessione importante sulla solitudine
- Ottima performance dell'attrice protagonista
- Bellissima fotografia/li>
Lati negativi
- Alcuni personaggi alquanto discutibili
- Ironia dark che può non essere apprezzata da tutti