Domina 2: recensione della seconda stagione della serie Sky con Kasia Smutniak 

Una seconda stagione più complessa, intricata e coinvolgente

Domina 2, di cui vi proponiamo la recensione ci riporta nell’antica Roma governata da Ottaviano Augusto. Dopo il successo della prima stagione andata in onda nel maggio 2021, la serie torna con dei nuovi episodi a partire dall’8 settembre su Sky e Now Tv. Una stagione molto più coinvolgente che riesce a catturare gli spettatori e trasportali nelle vicende di Livia, Ottaviano e gli altri personaggi, mentre ognuno di loro intesse sotterfugi e allo stesso tempo cerca di proteggersi da minacce e tradimenti. 

Domina 2 recensione, La scrittura di Simon Burke ripropone, arrivando ad amplificarli sempre di più, temi come la posizione sociale delle donne e la loro agognata libertà, l’ambizione e il desiderio di lealtà ad un’idea di Roma e del suo futuro. Kasia Smutniak si cala perfettamente nei panni di Livia e li indossa con grazia ma soprattutto con spietata determinazione che la rende un personaggio più da temere che da ammirare. Matthew McNulty riprende il suo ruolo come Ottaviano affiancato da altri attori che in questa stagione occupano sempre più spazio: Benjamin Isaac nei panni di Tiberio, Ewan Horrocks in quelli di Druso e Ben Batt come Agrippa. Scopriamo cosa ha funzionato e cosa no in questa seconda stagione di Domina. 

Indice: 

Controllo – Domina 2 recensione

Livia e Ottaviano rientrano a Roma nel 19 a.C dopo tre anni di assenza. La città che si trovano di fronte però è messa in ginocchio da una carestia. Deciso a comprendere cosa stia davvero accadendo al suo popolo Ottaviano si ferma in una locanda per ristorarsi, ma per una serie di equivoci Livia finisce per essere rapita e scambiata per schiava. Il giorno successivo viene portata al mercato per essere venduta ma viene fortunatamente salvata da Pisone. Livia scopre grazie ad un suo contatto che la carestia è stata provocata di proposito per indebolire Ottaviano e che i prefetti, a cui il futuro princeps aveva affidato il controllo del grano, sono in realtà corrotti. Dopo aver scoperto chi si celi dietro alla carestia, Livia si deve occupare degli squilibri familiari.

Il figlio Druso, che deve sposarsi con Antonia minore, nipote di Ottaviano, ha da poco liberato una schiava, Gemina, con cui ha una relazione di cui tutti sono a conoscenza. Il matrimonio tra i due rappresenta una tappa importante nel piano di Livia che si vede quindi costretta a risolvere il problema a modo proprio quando Druso non cambia idea. Sul piano politico si affaccia un nuovo possibile nemico per Livia:  Domizio, marito di Antonia maggiore, altra nipote di Ottaviano. Quest’ultimo nel frattempo cerca di capire chi possa essere il suo successore e cerca di mettere alla prova Tiberio, Druso, Iullo e lo stesso Domizio. I quattro hanno però delle idee proprie per gestire il potere di Roma e lavorano nell’ombra. Livia invece, spinta dalle circostanze a dover sempre risolvere la situazione, comincia a perdere parte della sua influenza, ben presto però si renderà conto di quanto tutti abbiano ancora bisogno di lei. Il suo piano per restaurare la Repubblica dopo la morte di Ottaviano continua…

Domina 2 recensione

Domina 2 recensione, Tiger Aspect Productions, Cattleya, Sky Studios, MGM+ (st. 2)

Donne, uomini e politica  – Domina 2 recensione   

Il tema fondamentale di Domina è la politica. Non a caso quando se ne parla metaforicamente si pensa ad una partita di scacchi con dei giocatori che muovono in maniera abile le proprie pedine. Nelle dinamiche dell’antica Roma – e così sarebbe stato per tanto tempo ancora – le pedine erano le donne. Mogli, figlie, nipoti o sorelle erano mera merce di scambio per poter stringere un contratto o un’alleanza che garantisse all’uomo potere e visibilità. Ne sono esempi Giulia, figlia di Ottaviano, così come le sue nipoti Antonia maggiore e Antonia Minore. Più che mai in questa seconda stagione, e soprattutto nel personaggio di Giulia, tutto questo si evince sempre di più. Livia, nonostante sia una donna e nonostante comprenda la loro complessa e fragile posizione, è anche una tra le prime a servirsene per raggiungere i propri scopi. Le donne erano sempre in secondo piano, sempre all’ombra e sempre senza la possibilità di decidere per se stesse. 

Livia è l’unica che tiene in mano il proprio destino e al contempo quello degli altri. L’unica a lavorare nell’ombra e ad imbeccare Ottaviano, Agrippa e gli altri con consigli che si riveleranno lungimiranti e necessari, latori di un futuro che lei aveva già immaginato. Diventa e usa se stessa come una pedina per raggiungere gli obiettivi ottenendo – paradossalmente – una sua libertà. Un modello da seguire ma allo stesso tempo da temere per tutto quello che è riuscita ad ottenere. L’unica donna ad avere una libertà di cui nessuno può sapere. Con la sua unica eccezione, chi detta le regole sono gli uomini; Ottaviano decide che per concedere visibilità e importanza ad Agrippa non esista onore più grande che quello di sposare sua figlia. Così come per rafforzare la posizione di Druso come suo possibile futuro erede concede – esattamente come se fosse un premio – la nipote. Il matrimonio è quindi una garanzia, un mero affare politico che sancisce stabilità all’accordo. 

Domina 2 recensione

Domina 2 recensione, Tiger Aspect Productions, Cattleya, Sky Studios, MGM+ (st. 2)

“Roma non si eredita, va conquistata” – Domina 2 recensione 

Conquistare è stata l’unica filosofia di Roma e che – sebbene in maniera spietata – ha permesso l’espansione dell’Impero. Così anche il potere sulla città va guadagnato e Livia lotta ogni giorno per ottenerlo. Segretamente si oppone all’idea del Principato e al potere concentrato nelle mani di un uomo che però vuole trasformare in un Dio. Anche Ottaviano lavora nell’ombra  per la sua successione, cerca di individuare chi sia in grado di tenere alto il nome della città e la sua gloria. I modi sono diversi ma l’obiettivo è lo stesso, e per raggiungerlo si alza sempre di più l’asticella del prezzo che si è disposti a pagare. Livia diventa ancora più spietata e priva di scrupoli nel fare ciò che serve; con l’appoggio di Tyco, suo fedele amico e servitore, osa come non mai prima fino ad ottenere un concentrato di potere nelle sue mani che usato con lungimiranza e astuzia, le permette di risolvere ogni problema. 

Ma tutto questo ha un prezzo e Livia deve pagarlo, deve fare dei passi indietro per cercare di non abusarne e usarlo con coscienza per mantenere la facciata di matrona romana e di donna. Intorno a lei e da lei manovrati si muovono Tiberio e Druso. Il primo apparentemente disinteressato e quasi vessato da questi giochi di potere, mentre il secondo coinvolto e deciso quanto basta. Ed  è Tiberio con il suo apparente disinteresse a sorprendere: è stato infatti più che capace di leggere e interpretare le situazioni. Druso invece, cullato dal seducente potere dell’ambizione, esegue gli ordini e trionfa. Altra sorpresa è stato lo stesso Ottaviano, più deciso e più attivo rispetto alla prima stagione dove non sembrava tenere saldamente le redini della situazione. E infine Domizio, scaltro e pacato sembra nascondere un lato oscuro – un po’ come Tiberio – ma che non si è mai rivelato pronto a competere davvero con Livia.

Domina 2 recensione

Domina 2 recensione, Tiger Aspect Productions, Cattleya, Sky Studios, MGM+ (st. 2)

Considerazioni conclusive – Domina 2 recensione 

La scrittura e il ritmo serrato degli eventi permettono di concretizzare personaggi ben scritti. Livia risulta la più completa sia nella sua caratterizzazione, che è una costante scoperta, che nell’interpretazione impeccabile di Kasia Smutniak. Una donna che si fa guidare sempre dalle sue origini e dai valori del padre, consapevole e determinata non abbandona mai le proprie idee. Accanto a lei, come personaggi femminili, sviluppano un buon potenziale sia Antonia minore che Marcella. Tiberio, Ottaviano e Domizio celano dei lati oscuri che vanno scoperti, magari nella prossima stagione. Ma se i personaggi risultano complessivamente ben strutturati a penalizzare questa seconda stagione è il ritmo narrativo. Troppi salti temporali e troppi eventi condensati in otto puntate.

Il tempo scorre e gli eventi si accumulano, si sovrappongono storie e personaggi che lo spettatore rischia di confondere, se non ha un quadro introduttivo ben delineato. Dieci anni coperti in otto episodi sono stati troppi e mal distribuiti. Una scelta dettata dall’evidente necessità di raggiungere un evento chiave a fine stagione che permette di delineare la strada per la terza, ancora non confermata. Alla luce di questo sarebbe stato utile eliminare accadimenti e storie dedicate a personaggi secondari che si sono poi rivelati poco utili. In conclusione quindi Domina 2 recensione si conferma un buon prodotto, non è didascalicamente storico e si prende delle libertà nella sua narrazione ribadendo così il suo interesse primario: intrattenere. Vuole mostrare i valori dei romani, ciò che li ha resi grandi come li conosciamo e lo fa raccontando la storia di una donna vissuta nell’ombra mostrando – senza mai nasconderlo – tutto quello che ha fatto per raggiungere il suo obiettivo. Ribadisce che la storia di Roma è fatta di conquiste e di barbarie, suggerendo anche che incontrare i propri idoli non è mai una buona idea. 

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Domina

Voto - 7.5

7.5

Voto

Lati positivi

  • Stagione più coinvolgente e intrigante
  • Livia è ancora più determinata e osa come non mai prima
  • Interessante vedere gli altri personaggi guadagnare più spazio
  • Buona fotografia e ottimo lavoro con i costumi

Lati negativi

  • Troppi salti temporali e troppi eventi narrati in cui è difficile orientarsi
  • Alcune vicende di personaggi secondari potevano essere evitate

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