El Practicante: la recensione del thriller spagnolo

Netflix presenta un film sull'ossessione e la vendetta

Netflix sta dando ampio spazio a produzioni europee all’interno del proprio catalogo. La casa di Carta ha fatto da apripista per il successo di serie tv e cinema spagnoli sulla piattaforma On Demand. Questa è la recensione di El Practicante, un thriller proveniente dalla penisola iberica che esplora l’ossessione e la vendetta consumate in amore. Le tematiche toccate sono molteplici, alcune approfondite ed esplorate a fondo, altre solamente scalfite in superficie, lasciando un retrogusto amaro sul palato dello spettatore. Il regista Carles Torras investe una modesta percentuale del minutaggio nella costruzione della psiche malata del protagonista, elemento attorno al quale gira l’intera pellicola. In 94 minuti viene tessuto un velo di suspance cupo, ma che non sfocia mai nel cardiopalma.

El Practicante non ha l’intento di esplorare nuovi lidi del già intricato palcoscenico thriller. Ricerca piuttosto alcuni elementi portanti del genere e cavalca il successo di una tipologia di film molto popolare soprattutto tra gli adolescenti che cominciano a coltivare la passione per il cinema. La struttura e lo sviluppo di questa produzione spagnola è riconducibile ad un prodotto televisivo ed è sicuramente poco adatta alla sala. Netflix è un ottimo compromesso per la distribuzione.

Indice

Trama

Angel è un paramedico che assieme al collega Ricardo presta primo soccorso a persone rimaste coinvolte in incidenti, risse e altre circostanze d’emergenza. Convive con la bella Vanessa, aspirante veterinaria dall’animo puro ed altruista che lavora in un call-center per pagarsi gli studi. I due desiderano concepire il loro primo figlio e sembrano vivere nell’amore e rispetto reciproco; al primo sguardo sembrano essere una rappresentazione della classica coppia di giovani che si sono appena affacciati al mondo del lavoro. Ma l’aspetto ordinario di questo semplice scenario si scopre essere una falsità.

Angel mostra fin dalle prime scene un comportamento ambiguo sul lavoro e, durante i turni, ruba gli oggetti preziosi dei pazienti soccorsi per poi rivenderli a ricettatori. Allo stesso tempo il paramedico si rivela un amante possessivo, geloso e ossessionato dalla propria donna. Questo animo oscuro del protagonista viene amplificato iperbolicamente in seguito ad un incidente avvenuto durante un turno in ambulanza. Le conseguenze gravi costringono Angel sulla sedia a rotelle e la povera Vanessa sarà costretta a prestargli aiuto, subendo contemporaneamente le violenze psicologiche date dall’ossessione del suo compagno.

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El Practicante (2020) – Babieka, Netflix, Zabriskie Films

Un film scolastico che non osa – El Practicante, Recensione

Carles Torras mette in scena un thriller che non vuole uscire dagli schemi, ma si limita a svolgere il compito classico del genere. La sceneggiatura si concentra sulla tematica della gelosia morbosa, ma, nel cementare i mattoni che compongono la storia, si permette di modellare lo sviluppo su argomenti delicati che avrebbero meritato più spazio. Alcuni di essi vengono tirati in ballo senza motivo apparente, per poi essere lasciati in sospeso e successivamente dimenticati. I furti ai pazienti ad opera di Angel sono solamente un pretesto per fomentare l’odio dello spettatore nei confronti del personaggio. Una scelta che poteva essere interessante se si fosse evoluta assieme alla trama, ma che invece rimane relegata ai primi minuti di pellicola.

Il regista dal canto suo si limita a svolgere il proprio compito in maniera scolastica, attraverso inquadrature che riprendono i clichè del thriller hollywoodiano. Nelle poche scene di scontro che sono presenti in El Practicante, il montaggio è acerbo e non contribuisce a montare l’adrenalina che ci si aspetta, ma la spegne con cambi prospettici ubriacanti che affaticano la comprensione degli avvenimenti.

El Practicante Recensione

El Practicante (2020) – Babieka, Netflix, Zabriskie Films

Gelosia e Ossessione – El Practicante recensione

La disabilità del protagonista è l’elemento che trasforma l‘indole possessiva in un grave disturbo ossessivo. L’evoluzione non è giustificata da ciò ci viene mostrato a schermo e lascia spiazzati per quanto rapida essa sia. Bastano poche azioni quotidiane di Vanessa per far impazzire totalmente il fidanzato e l’ansia della perdita di Angel non trova un riscontro nell’inadeguatezza data dalla disabilità. La paraplegia è per lui una scusa, che ora si sente giustificato nel sfoggiare la propria ossessione. Uno spunto estremamente interessante che tuttavia fallisce nella messa in scena.

Questa gelosia esasperata esplode troppo presto e si fatica a seguire la degenerazione della psiche del protagonista. Essa si basa su elementi talmente campati in aria che la “sospensione dell’incredulità” trema e rischia di spezzarsi. Il disturbo mentale, in quanto tale, non deve essere di certo sostenuto dalla razionalità, ma sarebbe opportuno dare maggior spazio all’introspezione per consentire agli spettatori di capire cosa stia accadendo nella testa dei personaggi.

Torras è frettoloso e approssimativo

La mancanza di empatia verso i personaggi è causata principalmente da un’inspiegabile fretta del regista di entrare nel vivo dell’azione. El Practicante aveva tutti i presupposti per diventare un ottimo esempio di thriller psicologico, ma si perde inspiegabilmente in un miscuglio di vari sottogeneri che entrano in contrasto tra di loro. Si accenna timidamente al giallo in stile Alleniano, si approfondisce il tema del rapimento, per poi sfociare con superficialità nel revenge-movie.

Nella nostra recensione de El Practicante possiamo affermare che la struttura è assai confusionaria e porta il film a lasciarsi alle spalle una propria identità. Tutto ciò non rende spiacevole la visione che suscita curiosità rispetto al risolversi degli eventi, ma impedisce alla pellicola di incarnarsi in un prodotto memorabile. Torras si abbandona all’approssimazione per portare a termine un’opera che rispetti i canoni classici, ma che non arriva ad abbracciare un credo fino in fondo. Il regista sfiora con timidezza i grandi e fallisce nel confezionare un prodotto cinematografico degno di menzione.

Un titolo dimenticabile

All’interno del vasto catalogo Netflix, sotto la voce Thriller, si possono trovare dei film decisamente più validi. Nonostante El Practicante parta da presupposti molto interessanti e tenti di costruire un film dall’alto potenziale, fallisce nel proprio intento. importante, tuttavia, che l’investimento nel mercato europeo da parte della piattaforma streaming continui. I risultati sono spesso film e serie tv apprezzabili, anche per quanto riguarda la nostra Italia che, On Demand, ha portato nel mondo opere fresche come Suburra.

Ciò che ci rimane di El Practicante è un film che ricorda i prodotti televisivi per ragazzi, che sono sicuramente il target perfetto per il lavoro di Carles Torras. Un cinefilo alle prime armi potrebbe trovare interessante e pulito questo prodotto spagnolo che formalmente non ha nulla da eccepire. La recitazione dei protagonisti, legnosa e a volte fuori luogo, consiste in un ulteriore ostacolo per l’apprezzamento finale. Questo elemento, accompagnato da uno sviluppo degli eventi eccessivamente frettoloso, non consente ad El Practicante di guadagnare la sufficienza.

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El Practicante

Voto - 5

5

Lati positivi

  • Adatto a cinefili neofiti
  • Un thriller molto leggero per i deboli di cuore

Lati negativi

  • Recitazione modesta
  • Film noioso e frettoloso per gli amanti del genere

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