
Il colore nascosto delle cose – La recensione
Ecco a voi la recensione de ‘Il colore nascosto delle cose’, l’ultima fatica di Silvio Soldini in sala dall’8 settembre.
Lo schermo nero e un invisibile dialogo a più voci: tra queste si distinguono quella roca di Emma, osteopata priva della vista dall’età di diciassette anni, e quella calda di Teo, brillante pubblicitario e incallito sciupafemmine. Comincia così Il colore nascosto delle cose ed è così che inizia anche la conoscenza tra due individui talmente diversi da potersi scoprire reciprocamente attratti.
Presentata fuori concorso all’ultimo Festival del cinema di Venezia, la storia d’amore tra la cieca e l’inguaribile don Giovanni poteva tradursi, almeno sulla carta, in uno sterile mappazzone strappalacrime per donne di mezza età. Per contro, il regista preferisce al ricatto emotivo del dramma il tono scanzonato della commedia, puntando al sorriso intelligente prima che alla lacrima facile. Egli non vuole tessere l’apologia di due anime sole e disperate, ma vuole narrare l’incontro di due caratteri profondamente umani, con tutti i loro pregi e tutti i loro difetti. Per questa ragione, il suo Teo non è un personaggio odioso in conseguenza della propria superficialità amorosa, così come la sua Emma non è un’eroina in virtù della propria disabilità: sono due persone normali, alle prese coi casini del cuore e della vita come tutti noi. A rendere queste due normalità misurate e mai sopra le righe ci pensa la coppia (riunita dopo il recente Per amore vostro di Massimo Gaudino) composta da Adriano Giannini, che mostra una sempre maggiore maturità artistica, e Valeria Golino, che regala un’interpretazione letteralmente straordinaria, confermandosi una delle attrici nostrane più talentuose e prenotando di diritto una candidatura ai prossimi David. Ma sarebbe un peccato non rendere merito alla giovanissima Laura Adriani, cieca incapace di accettare il proprio handicap, e alla divertentissima Arianna Scommegna, stralunata amica ipovedente di Emma, che ricorda molto da vicino la bizzarra contessa della Bruni Tedeschi ne La pazza gioia.
‘Dare un colore alle cose mi aiuta a vederle. Per voi è più difficile, mi sa…siete per forza di cose più legati all’apparenza’.
Il colore nascosto delle cose - La recensione
Il colore nascosto delle cose: la nuova commedia di Silvio Soldini - 7
7
The Good
- Cast, soggetto e garbo della narrazione.
The Bad
- Qualche sbavatura di sceneggiatura e una durata forse eccessiva.