La regia è di James Bobin, un giovane regista (classe 1972) che segue le orme di Tim Burton non allontanandosi dall’intreccio iniziale creato in Alice in Wonderland. Quest’approccio mette in evidenza una mancata inventiva e originalità, doti fondamentali per un ottimo regista. Rimangono gli attori di Alice in Wonderland : Mia Wasikowska (Alice) ottima interpretazione, non ha fatto altro che confermare la sua bravura calandosi nel personaggio di Alice. Una Alice diversa, una rappresentazione classica di chi vuol fare la cosa giusta nel modo sbagliato a causa della sua testardaggine, ma alla fine ha l’umiltà di riconoscere i propri errori e grazie a questo la capacità di rimediare ai sbagli. Un innovativo viene presentato “Il Tempo”; dimentichiamoci la classica rappresentazione razionale, matematica e fredda del tempo, questo subisce una metamorfosi acquista UMANITA’. Da notare che il Cappellaio Matto si vede poco e non assume quell’importanza che si era vista nel precedente film, evidentemente il regista ha voluto incentrare la storia sul viaggio nel tempo di Alice e sul nuovo personaggio Il Tempo.
Dal punto di vista scenografico Linda Woolverton (scenografa del film) ha creato un ennesimo capolavoro. Ambientazioni dinamiche, ha alternato luci e ombre, ambienti e personaggi semplici e delicati con quelli più complessi e scenici. Questo perfetto mix lo si può osservare nell’ultima parte del film.
Un difetto sostanziale del film è la mancanza di originalità, per alcuni tratti fin troppo ovvie le scene, non riesce a mantenere lo spettatore accanito. bisognava osare di più! I fan di Pink saranno contenti di ascoltare una delle canzoni di maggior successo della cantante al termine del film.