Pesci Piccoli 2: recensione della serie comedy di Amazon Video

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget torna con una seconda stagione e tutte le promesse rispettate. La serie italiana con protagonisti i The Jackal (che sono anche i produttori assieme alla Mad Entertainment) ci aveva lasciati con una prima stagione entusiasmante che miscela citazioni ad un’idea che, almeno in Italia, non è mai stata sfruttata sebbene il mondo del lavoro – soprattutto per i 30enni e specialmente se si parla di lavori poco tradizionali – sia un argomento scottante e potenzialmente infinito. Unendo Boris e The Office, Pesci Piccoli racconta le vicende della sede di Napoli di Tree of us, un’agenzia di comunicazione che è alle prese con clienti esigenti e budget ridotti all’osso.

Scritta da Francesco Ebbasta, Stefano Di Santi, Alessandro Grespan e Luca Vecchi e interpretata dai The Jackal (Aurora Leone, Gianluca Fru, Ciro Priello e Fabio Balsamo) e Martina Tinnirello nei panni della protagonista Greta, Pesci Piccoli si era conclusa con la promessa che la seconda stagione sarebbe stata ancora più fuori gli schemi e ancora più citazionista.

Indice

• Trama
• Una stagione principalmente citazionista
• Un pastiche divertente

Trama – Pesci Piccoli 2, la recensione

In questi nuovi episodi di Pesci Piccoli abbiamo l’occasione di approfondire la conoscenza dei The Jackal e vederli in dei contesti inediti per loro. Ad essere al centro della stagione sono le loro situazioni sentimentali, in particolare quelle di Greta, Aurora, Ciro e il cinico Fabio. La vita amorosa del gruppo è il focus dell’intera stagione assieme alle dinamiche lavorative. C’è un Fabio il cui cinismo continua ad essere la sua caratteristica principale, Fru con i suoi problemi più introspettivi di altri, Ciro alle prese con una sua ex e Greta con una situazione sentimentale complessa.

Tra un imprevisto, una riunione e nuovi clienti, questa stagione è un inno dedicati ai millenials. I The Jackal hanno sempre parlato più ai loro coetanei, descrivendo la vita dei trentenni in sketch che ne raccontano la vita, i disagi e le difficoltà e Pesci Piccoli non fa eccezione, anzi rincara la dose.

Una stagione principalmente citazionista – Pesci Piccoli 2, la recensione

Le citazioni sono molteplici e comprendono tutte le narrazioni che stanno più a cuore ai millennials, specialmente quelli nostalgici di un certo tipo di narrazione. L’esempio più lampante è dato dalla puntata in cui Fru si ritrova imprigionato in una puntata della Melevisione con Danilo Bertazzi, che riprende il ruolo di Tonio Cartonio dopo dieci anni, che ha il compito di psicanalizzarlo. La puntata migliore della stagione grazie anche ad una scenografia curata che riprende in maniera eccelsa il famoso bar della Melevisione.

Pesci Piccoli è un omaggio alla televisione, italiana e straniera, dal più palese The Office (che rimane il riferimento principale), alla già nominata Melevisione per poi passare a camei veri e propri come quello di Beppe Vessicchio, il già citato Tonio Cartonio e Maurizio Merluzzo e ancora citazioni a Brooklyn Nine-Nine, a Nolan e a 2001 Odissea nello spazio. 

Un pastiche divertente – Pesci Piccoli 2, la recensione

Citazioni che comprendono principalmente i social e il modo in cui abbiano ridato nuova vita a vecchi tormentoni della cultura pop italiana riportano in auge dei personaggi televisivi che nel frattempo si erano dedicati ad altro o che hanno scoperto una nuova tipologia di fama come è successo a Enrico Papi, Giovanni Muciaccia o già citati Danilo Bertazzi e il Maestro Beppe Vessicchio.

Il risultato è un pastiche divertente e caotico che si allontana dal voler essere il ritratto della vita di un 30enne medio, e si avvicina più al voler essere un omaggio a tutti gli spettatori che si sono rivisti nella prima stagione e nella produzione dei The Jackal. Pesci Piccoli miscela alla perfezione la comicità italiana, fuori dalle righe, con il linguaggio dei social media richiamando a gran voce i video per cui il gruppo di comici sono diventati famosi.