Pets – Vita da animali: semplice, ma molto gradevole.

L’animazione, si sa, ha fatto passi da gigante, e l’Illumination e la Universal crescono ogni anno di più. Con Pets- Vita da animali la casa di produzione in versione animata è riuscita ad inserire un tassello pregiato in più al suo intrigante mosaico cinematografico.

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Il film, presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia, è l’ultima fatica di Chris Renaud (regista dei due Cattivissimo Me e del prequel Minions) e ha ottenuto un ottimo risultato: molto piacevole, divertente, mai noioso, con trovate originali, come quella del barboncino che, una volta uscito il padrone di casa, abbandona la facciata del raffinato intellettuale di musica classica per sfoderare a tutto volume il suo animo metal.

L’idea di base si potrebbe definire una commistione tra i film Toy Story e Oliver & Company, cartoni animati Disney da cui gli sceneggiatori di questo film attingono a piene mani: il parallelismo risulta immediato per la presenza dell’avventura dei protagonisti che inizia quando i padroni sono fuori casa, per la figura del cagnolino fedele protagonista e dei suoi amici che collaborano per portare a termine la missione eroica, l’amicizia tra i due cagnolini protagonisti Max e Duke, che come Woody e Buzz inizialmente sono rivali, poichè rispettivamente vogliono essere i preferiti del padrone, ma alla fine scoprono invece i valori che danno inizio ad una grande amicizia destinata a durare per tutta la vita.

Nonostante i chiari riferimenti a questi due classici film di animazione, Pets riesce ad affermare la sua originalità attraverso la genuina e semplice comicità della sceneggiatura che crea un intrattenimento molto gradito sia ai grandi che ai piccini.

Unica nota negativa potrebbero essere i doppiatori italiani scelti (Cattelan e Mandelli su tutti) che corrono il rischio di rovinare la sana comicità di questo cartone animato. Meglio comunque non fasciarsi la testa prima di romperla. Limitiamoci a sperare e ad apprezzare questo cartone animato non dalle grandi pretese, ma dal semplice gusto di intrattenere e rallegrare.

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