Recensione – Il Sapore della Ciliegia – In memoria del regista morto Abbas Kiarostami. L’esperienza della vita vi può salvare

 

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                  ” L’esperienza della vita vi può salvare

Interpreti e Personaggi:

  • Homayon Ershadi: Mr. Badii
  • Abdolrahman Bagheri: Mr. Bagheri
  • Afshin Khorshid Bakhtiari: Soldato
  • Safar Ali Moradi: Soldato
  • Mir Hossein Noori: Seminarista

                                                                       

                                                                               TRAMA:

Periferia di Teheran: un uomo, il signor Badii, vaga con la sua auto in cerca di aiuto: medita infatti il suicidio, ha scavato la propria fossa e desidera che qualcuno venga il mattino seguente a ricoprirne il corpo con della terra, nel caso che abbia attuato il proposito. Offre perciò del denaro a tre sconosciuti. Il primo, un ragazzo di leva, spaventato dalla proposta, fugge. Il secondo, un seminarista, rifiuta di collaborare a quello che per la sua religione è un gesto sacrilego. Soltanto l’ultimo accetta. È un anziano impiegato del museo di scienze naturali, il signor Bagheri. Ma ha una storia da raccontare a Badii. Anch’egli, anni prima, ha coltivato la stessa intenzione; se ne è però dissuaso assaporando il gusto del frutto di un gelso.

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RECENSIONE:

Ho deciso di recensire questo film per onorare la memoria di Abbas Kiarostami, regista iraniano scomparso il 4 Luglio 2016. Dopo aver visto il film, ho capito come mai è vincitore della Palma D’oro al miglior film nel 1997 alla  50° edizione del Festival di Cannes. Un film fantastico, uno dei pochi a spiegare la vera importanza della vita che è un bene prezioso e unica da non sprecare ma da vivere e godere al massimo con felicità e semplicità. Protagonista del film è Badii, un uomo rimasto solo, che cerca di progettare un suicidio non avendo più stimoli per continuare a vivere, e ciò lo si nota quando convincendo il primo uomo a seppellirlo pronuncia la seguente frase: ” Quello sul quale getti la terra non è un uomo; se fosse un uomo non finirebbe in questa fossa “. Il tema del film è il suicidio, tema che in una scena abbraccia appieno la realtà che viviamo attualmente, mi riferisco alle vittime innocenti provocate dalle barbarie degli estremisti e kamikaze musulmani dell’ISIS. Nel film, il musulmano seminarista, pronunciando alcuni versi del Corano, dice: ” L’uomo non deve distruggersi perchè il corpo ci viene donato dall’Onnipotente, l’uomo non deve infierire contro il suo corpo “. La mia parte preferita è il colloquio tra Mr.Bagheri e Badii. L’impiegato del museo, che aveva anch’egli maturato l’idea di farla finita, rivela a Badii di essersi interessato di nuovo alla vita grazie ad un albero di gelso. Questo aneddoto simboleggia l’importanza di trovare la felicità nelle cose più semplici, in questo caso nel gelso e nella natura, capace di cambiare umore. Concludendo la recensione e ringraziando Abbas Kiarostami per averci lasciato questo capolavoro, vorrei elencarvi alcune citazioni del film molto significative:

” Cambiamo il modo di pensare, guardiamo le cose con ottimismo ”

” Vuoi rinunciare al Sapore della Ciliegia (Sapore della Vita) ” ?

” Non vuoi più vedere il sole all’alba ” ?

” Tutte le cose belle nascono dalla terra e da essa,alla fine,ritornano”

” La vita è come un treno, passa uno dietro l’altro, l’ultima fermata è la morte ma non all’inizio, alla gioventù…”


In memoria di Abbas Kiarostami

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