Secret window, il thriller tratto dal racconto di Stephen King – Recensione

Sembra che oggi, più che mai, Stephen King sia la gallina dalle uova d’oro per il mondo dell’entertainment. Il re dell’horror sta vivendo uno dei momenti di massima popolarità e successo. A cominciare dalle recenti serie tv, come 22.11.63 o Il gioco di Gerald, targata Netflix, arrivando fino a capolavori del cinema, per concludere con il recentissimo It. La sua presenza è dappertutto nel mondo dei media.

Oggi parliamo di Secret Window, thriller del 2004 tratto dall’omonimo racconto  di Stephen King, con Johnny Depp e John Turturro. La recensione

Da sempre le opere di Stephen King sono state, per l’industria cinematografica, un forziere contenente un tesoro di inestimabile valore.
Da Il miglio verde a Shining i romanzi di King sono stati oggetto di numerosissime trasposizioni audiovisive. Il tutto con risultati spesso di alta qualità, come i film sopracitati, spesso meno convincenti, come il recente Cell.

Uno dei film che meritano, a nostro avviso, almeno una visione è Secret Window, tratto dal racconto Finestra segreta, giardino segreto.
Interpretato da Johnny Depp, il film racconta la storia di uno scrittore durante uno dei suoi periodi più cupi. Con il blocco dello scrittore ed uno stile di vita tutt’altro che attivo, Mort Rainey si trova ad affrontare un doloroso divorzio. Questo, causato dal tradimento della moglie ed il suo successivo trasferimento con l’amante. A complicare il tutto ci pensa l’apparizione di un inquietante uomo del Mississipi che lo accusa di avergli rubato un racconto.

Mort dovrà riuscire a provare all’uomo, che inizierà a perseguitarlo in maniera violenta, che il racconto (Finestra segreta, giardino segreto) non è stato plagiato.

Secret Window

Secret Window: un thriller solido

Nonostante provenga dalla penna del maestro dell’horror, Secret Window non è un film dell’orrore, ma un thriller puro. La pellicola tradisce, sin dalle prime scene, la sua età anagrafica: dalla fotografia alla struttura narrativa, il film si inserisce benissimo in quel filone di thriller di metà anni ’90, anni 2000.

Nonostante non sia un horror la storia contiene molti degli elementi che contraddistinguono le opere di King, a cominciare dall’ambientazione. Come spesso accade, lo scrittore ha ambientato la sua storia in una cittadina boschiva, tipico prototipo della periferia statunitense, simile alla Derry del già citato It. L’ambientazione fa da contorno ad un racconto che punta l’attenzione su uno degli argomenti preferiti da King: il disagio mentale e il suo legame con il male.

Mort, interpretato da Johnny Depp, è un personaggio che vive nella paranoia e nella diffidenza, provocate dagli ultimi avvenimenti della sua vita. Ciò innescherà in lui una serie di meccanismi di autodifesa che si riveleranno quanto mai dannosi e fatali.

Recensione Secret Window

King è sempre abile nel creare mondi in cui le minacce esterne altro non sono che il riflesso di paure e tormenti ben più radicati nel profondo del nostro animo. Il regista David Koepp è stato bravo a cogliere questa chiave di lettura e trasporla in maniera credibile e in modo da creare una tensione sempre palpabile e inquietante. Koepp, inoltre, è ruscito a cogliere al meglio molte sfumature e atmosfere che permeano la poetica di King.

John Turturro: l’antagonista in Secret Window

Buona parte del merito nel creare tensione e mistero nell’intero corso della vicenda va attribuita a John Shooter, interpretato dal grande John Turturro.


Recensione Secret window

Qui l’attore statunitense di origini italiane da prova, ancora una volta, di un talento straordinario. Turturro da vita a un personaggio che risulta subito enigmatico e aggressivo, ma, allo stesso tempo, affascinante (da un punto di vista narrativo). Nonostante l’inquietudine che si trascina dietro in ogni sua apparizione, non si potrà fare a meno di volerlo rivedere al più presto nella scena successiva.

Misteri e colpi di scena nella periferia degli Stati Uniti

Come detto sopra, il film è un tipico thriller di metà anni novanta inizi duemila, e ciò, da molti punti di vista, è qualcosa di positivo. Quello che è innegabile, tuttavia, è la prevedibilità del colpo di scena che da senso a tutto il film, che, senza fare spoiler, risulta chiaro dopo qualche decina di minuti. Ciò dipende molto dall’utilizzo che è stato fatto di questo tipo di colpo di scena negli ultimi decenni, decisamente abusato e conosciuto dal pubblico. Chi ha visto il film sa di cosa si sta parlando.

Recensione Secret Window

Questo piccolo appunto, comunque, non rovina un film che, durante i 92 minuti di durata, scorre in maniera fluida e piacevole, complici le grandi performance di Depp e Turturro. Il primo interpreta uno di quei ruoli in cui ci piace vederlo, lontano da alcune sue più recenti interpretazioni in cui risulta una semplice macchietta; il secondo, invece, riesce a caratterizzare un antagonista davvero interessante e memorabile.

La psiche e il male: Stephen King e la mente dell’uomo

Infine, risulta affascinante e interessante l’esplorazione della psiche del protagonista: come in Shining, King si diverte a mostrare l’escalation dei disturbi mentali del suo personaggio; e ci riesce prendendo il lettore/ spettatore per mano e facendogli vedere come la linea che separa la normalità e la quotidianità dalla follia sia decisamente sottile e facile da spezzare.

Recensione Secret Window

Se non ne avete abbastanza di King, o se avete voglia di allargare la vostra conoscenza del vasto mondo dello scrittore del Maine e delle opere tratte dai suoi racconti, Secret Window potrebbe essere il titolo che fa al caso vostro.

Non perdete la recensione di Filmpost del nuovo IT (2017), tratto dal bestseller di Stephen King:

IT (2017) – Recensione del film tratto dal grande classico di Stephen King

Recensione Secret Window

Recensione Secret Window - 7

7

The Good

  • Thriller solido
  • Johnny depp e John Turturro
  • Ambientazioni e atmosfere fedeli alla poetica di Stephen King

The Bad

  • Colpo di scena finale prevedibile

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