I morti non muoiono: recensione dello zombie movie di Jim Jarmusch

La commedia nera di Jim Jarmusch apre il festival di Cannes 2019

Con I morti non muoiono, film di cui vi presentiamo la recensione, il regista Jim Jarmusch prova a mettere in scena una commedia nera di gusto horror/splatter dai toni ironici e demenziali. Il film proiettato in apertura al festival di Cannes 2019 vanta un cast interessante. Tra gli attori troviamo infatti Adam Driver, Bill Murray, Steve Buscemi, Tilda Swinton e persino la leggenda Iggy Pop. La pellicola di Jarmusch si muove tra numerose citazioni cinematografiche più o meno evidenti, a partire ovviamente da La notte dei morti viventi di Romero. La storia prende vita nella monotona cittadina di Centreville dove la vita sembra trascorrere in maniera anonima e disinteressata senza un perché. L’esercito di Zombie che risorge improvvisamente dal cimitero sembra essere una delle tante “stranezze” dovute ad uno shift dell’asse di rotazione terrestre.

Con protagonisti Adam Driver e Bill Murray nei rispettivi panni dei due poliziotti di città Jim Jarmusch prova a dirigere un film complesso con tante pretese e promesse difficili da mantenere. Se siete curiosi di conoscere le nostre impressioni su I morti non muoiono non vi resta che proseguire a leggere la nostra recensione del film. Buona lettura.

Indice

Trama – I morti non muoiono, la recensione

Un piccolo slittamento dell’asse di rotazione terrestre causa conseguenze climatiche a dir poco preoccupanti. Nella fattispecie nella piccola e noiosa cittadina di Centreville le giornate si allungano in maniera inverosimile, l’aria si ferma e tutti hanno la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto. Una notte, grazie all’influsso “venefico” della Luna, influenzata dal cambiamento dell’asse di rotazione terreste, i morti del cimitero e degli obitori risorgono dal loro sonno eterno. Sono affamati di carne umana ma anche di tecnologia wireless, smartphone e vino chardonnay. Sembrano continuare ad eseguire le azioni che facevano da vivi con la differenza che ora sono non-morti che uccidono le persone. Saranno i due poliziotti Cliff (Bill Murray) e Ronald (Adam Driver) insieme alla misteriosa Zelda (Tilda Swinton) a cercare di arrestare l’epidemia zombie e riportare la pace e la noia sulla cittadina di Centreville.

Analisi in breve del film

I morti non muoiono, ma gli spettatori a fine proiezione sì. Il film di Jim Jarmusch è una sorta di esperimento mal riuscito. I trailer ed il cast ci avevano fatto sperare in qualcosa di divertente con un ritmo incalzante. Così non è stato. A nostro avviso i punti deboli della pellicola sono su tutti i fronti. Partiamo proprio con il ritmo, inesistente per metà del film. Una sceneggiatura di una piattezza mortale che cerca di riprendersi malamente con un finale più movimentato. I dialoghi sono fermi, mancano di pathos e mordente ed appiattiscono ulteriormente la storia. Il tentativo di rendere tutti i personaggi più o meno apatici ed annoiati dalle loro stesse vite ha l’effetto non voluto di annoiare anche lo spettatore. A volte Jarmusch sembra ricercare, senza mai riuscirci, quelle situazioni paradossali  a cui ci hanno spesso abituato i fratelli Coen con il loro cinema.

Se proprio vogliamo dirla tutta, eccetto qualche battuta e scena, il film non fa neanche ridere. Ci siamo annoiati per gran parte dei circa 100 minuti di girato. Si tratta di una storia con tempi e scene morte, che non riesce ad essere divertente neanche quando si entra nel vivo dell’azione. A parte qualche citazione velata e qualche battuta da meta-cinema l’opera di Jarmusch è veramente scadente. Persino attori come Bill Murray ed Adam Driver sono risultati sotto tono, costretti ad interpretare personaggi apatici ed attoniti con una mimica facciale ed un tono di voce sempre uguale. Quasi tutti i personaggi sono poco caratterizzati e con un background inesistente; le varie sotto storie che si intrecciano al filone principale hanno poca ragione di esistere.

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Un esperimento fallito – I morti non muoiono, la recensione

I morti non muoiono cerca di essere una metafora di vita ma il tentativo di critica alla società moderna è banale e palpabile solo nel finale del film. Le diverse scene splatter sono di una violenza scontata, così come le uccisioni degli zombie. Rimane ben poco di salvabile se non appunto qualche battuta, qualche scena divertente e rare scelte registiche azzeccate. Un film, quello di Jim Jarmusch, che alla fine risulta essere meno che mediocre; con veramente poco senso, alla continua ricerca di un’ironia e comicità forzata che non funziona. Viene da pensare che sia un esperimento mal riuscito, un tentativo di fare una commedia nera demenziale di gusto horror con una metafora finale sulla società moderna. Alla fine, però, non si ride, non ci si spaventa; ci si annoia solo ed anche tanto.

Considerazioni finali

In conclusione della nostra recensione de I morti non muoiono vogliamo sottolineare come il film dato il cast ed i trailer iniziali, ci aveva lasciato con grandissime aspettative; tutt’altro che ripagate a fine proiezione. Il film è una materia amorfa senza forma e senza anima che si muove lentamente con tempi e ritmi totalmente morti tra personaggi piatti, dialoghi noiosi e poco sensati. Un tipo di cinema coraggioso che si allontana troppo dal seminato e finisce in un terreno incolto, troppo arido per far crescere un frutto prelibato. Jim Jarmusch non ci è piaciuto; ci ha deluso ed annoiati. C’è troppo marcio nella sua storia e non ci riferiamo alla carne putrida degli zombie. Un mezzo punto in più solo per aver quanto meno tentato un cinema differente. Chi era interessato fin dall’inizio a vedere I morti non muoiono è bene che vada in sala per farsi una sua idea. Gli altri lascino assolutamente perdere.

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I morti non muoiono

Voto - 4.5

4.5

Lati positivi

  • Citazioni ed alcune trovate simpatiche

    Lati negativi

    • Dialoghi e personaggi piatti
    • Noioso, manca di ritmo e quid
    • Una comicità ed un'ironia che non funzionano
    • Una critica alla società scontata

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