Zack Snyder ha realizzato una guida su come guardare al meglio Justice League

Il regista data la lunghezza del film cerca di venire incontro agli spettatori

Il regista Zack Snyder ha realizzato una guida per facilitare agli utenti la visione in streaming della nuova versione di Justice League. Se c’è un film che ha monopolizzato l’attenzione del pubblico in questi primi mesi del 2021, e non solo, quello è proprio lo Snyder Cut. Il regista dopo mille peripezie, personali ed economiche, è riuscito a portare finalmente su schermo la sua visione dello squadrone di supereroi DC. L’unico problema, se così lo si vuole definire, è la lunghezza del nuovo montaggio che supererà di poco le 4 ore. Snyder per facilitare quindi la visione al pubblico ha proposto la sua suddivisione in capitoli della pellicola che potrà quindi essere gustata come una sorta di serie tv. Nella versione in arrivo per l’on demand il film sarà composto da un totale di sei capitoli più un epilogo di 20 minuti.

  • Capitolo 1: “Don’t Count On It, Batman”, durerà circa mezz’ora e sarà seguito dal capitolo 2 che durerà altri 30 minuti intitolato “The Age Of Heroes”. Qui Snyder consiglia allo spettatore di fare la prima pausa.
  • Prima pausa
  • Capitoli 3 e Capitoli 4: questi capitoli occuperanno una parte importante della trama per un totale di un’ora e mezza
  • Intervallo: questa sezione è pensata per le proiezioni in sala e sarà assente nella versione streaming, ovviamente anche qui lo spettatore potrà fare una nuova pausa.
  • Capitoli 5 e 6 e l’epilogo: le ultime tre parti del film potranno essere godute insieme, per una durata complessiva di circa un’ora e quaranta minuti

Zack Snyder ha realizzato una guida per facilitare la visione di Justice League

La direzione che il mondo dell’intrattenimento ha preso è chiara. Le serie tv stanno vivendo la loro età dell’oro e spesso vengono preferite ai film veri e propri. Per questo nel caso di pellicole molto lunghe l’espediente della suddivisione in capitoli sembra l’unica soluzione per non scontentare il pubblico. Qualcosa del genere era già stato pensato per The Irishman la cui eccessiva lunghezza rendeva difficile la visione allo spettatore medio di Netflix.

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