The Irishman avrebbe funzionato come serie tv?

Molti spettatori sostengono che il film avrebbe funzionato meglio come miniserie, ma Scorsese è assolutamente contrario

Il regista di “Quei bravi ragazzi” torna a far parlare di sé con il suo nuovo gangster movie The Irishman. Martin Scorsese ha cercato per ben dieci anni dei finanziatori per questo film, affinché l’adattamento cinematografico del saggio “L’irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa” potesse sbarcare nelle sale. Dopo tanto peregrinre la pellicola è arrivata prima nelle sale cinematografiche, per poi uscire sulla piattaforma streaming Netflix.

Il film ha avuto un grande riscontro sia di pubblico, che di critica, ma ciò che ha fatto discutere di più della pellicola è stata la durata, che è di ben 3 ore e mezza.Gli spettatori infatti hanno sostenuto che il film avrebbe funzionato meglio come serie tv anziché come film. Scorsese è però assolutamente contrario a riguardo,in quanto secondo lui il film assume il suo suo significato proprio grazie all’insieme di dettagli che si creano.

Ho visto qualcuno dire che “questa è una storia lunga, si sarebbe potuta raccontare in due stagioni”. Assolutamente no. Non ci ho nemmeno mai pensato. Perché il punto di questo film è l’accumulo dei dettagli.

The Irishman avrebbe funzionato come serie tv?

Inoltre Scorsese ribatte dicendo che non è assolutamente a sfavore della serialità televisiva, affermazione consolidata dai fatti: il regista italo americano è infatti produttore di “Vinyl” e “Boardwalk Empire”. Il film fin da subito ha attirato a se la curiosità del pubblico e una volta uscito ha letteralmente spaccato il giudizio del pubblico in due. Per chiunque non ce la facesse proprio a vedere The Irishman nella sua interezza può trovare in calce a questo articolo la “guida” su come guardarlo come fosse una mini serie tv.

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