Venezia 78: cinque italiani in concorso dai D’Innocenzo a Sorrentino

La settantottesima edizione vede molte star americane e molti film italiani

Cinque italiani in gara, più tre fuori concorso nel programma di Venezia 78, che si svolgerà dall’uno all’undici settembre. Ci sono Freaks di Gabriele Mainetti, a sei anni da Lo chiamavano Jeeg Robot, con Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Qui rido io di Mario Martone su Eduardo Scarpetta con Toni Servillo e Iaia Forte. È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo; e l’assolo di America latina dei Fratelli D’Innocenzo con Elio Germano, a finire Il buco di Michelangelo Frammartino. Per quattro di loro (a parte Martone) è la prima volta in concorso, un vero record considerando l’ultimo anno. Il direttore Alberto Barbera ha spiegato:

Non è per sostenere il nostro cinema a tuti i costi, ma è la fotografia di uno stato di grazia. Ci ha sorpreso l’alta qualità, come se la pandemia fosse stato una stimolo e non un ostacolo, sono perciò ottimista sul futuro del cinema.

Venezia 78: cinque italiani in concorso dai D’Innocenzo a Sorrentino

A proposito del nuovo film scritto e diretto dai D’Innocenzo che concorrerà a Venezia 78 per il Leone d’Oro dell’edizione 2021, il direttore ha aggiunto:

Due registi che stanno facendo una carriera rapidissima, stanno scalando le vette del cinema italiano, collocandosi tra gli autori più interessanti e discussi. Dopo un film corale come Favolacce, questa volta propongono una sorta di assolo. Con uno straordinario Elio Germano come unico protagonista del film.

Insomma, il cartellone della Mostra di Venezia edizione 78 è notevolissimo a prescindere dal momento storico in cui è calato. Cinque italiani in concorso, altrettante registe, maestri e giovani autori, film attesi, produzioni spettacolari e tanti divi. Sarà un’edizione fisica, quella che si svolgerà al Lido dal primo all’11 settembre al Palazzo del cinema, tra le misure di sicurezza sperimentate con successo lo scorso anno, al distanziamento si aggiunge il passaporto vaccinale.

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