Strappare lungo i bordi supera Squid Game, è la serie Netflix più vista in Italia

La serie animata del fumettista romano si piazza prima nella Top 10 dei prodotti più visti in Italia

Un successo clamoroso quello di Strappare lungo i bordi, serie tv del fumettista romano Zerocalcare, al primo posto nella Top 10 dei prodotti più visti in Italia su Netflix. Composta da 6 episodi dalla durata di circa 15 minuti, è un racconto costellato di flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, in cui Zerocalcare percorre un viaggio in treno con Sarah e Secco, gli amici di sempre, verso qualcosa di molto difficile da fare.

Tutto, dai ricordi sugli anni della scuola alle lamentazioni esistenziali nei confronti della propria incompiutezza, è narrato con la voce di Zerocalcare, che doppia tutti i personaggi, tranne l’armadillo, che ha la voce di Valerio Mastandrea. È con questo stratagemma che ogni capitolo della storia sembra costruire un tassello di un mondo fatto di pochissime certezze e di amicizie incrollabili. E quando nel finale tutti i pezzi saranno al loro posto, il mosaico che avranno costruito sarà una sorpresa per lo spettatore, ma anche per il protagonista.

Strappare lungo i bordi è la serie Netflix più vista in Italia

Strappare lungo i bordi è riuscita a superare serie come Squid GameNarcos: Messico, oltre che Red Notice, film più visto in assoluto sulla piattaforma digitale, con The Rock, Gal Gadot e Ryan Reynolds protagonisti. La serie animata Netflix di Zerocalcare è prodotta da Movimenti Production in collaborazione con Bao Publishing, casa editrice delle diverse graphic novel del fumettista romano. Già da diverso tempo Zerocalcare voleva dedicarsi in maniera compiuta all’animazione, e ora con Netflix arriva la quadratura del cerchio. In una recente intervista aveva infatti dichiarato: “Era tanto tempo che giravo attorno all’animazione, anche divertendomi molto a sperimentare, facendo tutto da solo. Al tempo stesso avrei voluto alzare l’asticella, sfruttare di più il mezzo video in termini di regia, di movimento. Il tutto sempre mantenendo il mio linguaggio e i miei temi e continuando ad avere il controllo totale sulla storia. In questo senso Netflix mi ha messo nelle condizioni di lavorare in un modo che tiene insieme tutti i piani”.

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