Oscar 2022: 5 motivi per cui Penélope Cruz potrebbe ottenere una candidatura come migliore attrice per Parallel Mothers

Penélope Cruz è nuovamente protagonista di un film, diretto da Pedro Almodóvar. Insieme al regista, l’attrice racconta tematiche fondamentali come la maternità e la memoria in Parallel Mothers. Grazie alla sua impeccabile e sempre credibile compostezza, ha conquistato la Coppa Volpi 2021 per la miglior interpretazione femminile alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

In una clinica di Madrid Janis, interpretata da Penélope Cruz,  e Ana diventano madri nello stesso giorno. Una è una fotografa quarantenne, l’altra è un’adolescente trascurata dai genitori. Nonostante le loro visibili differenze, l’essere madri unirà fortemente le due donne e le loro vite in un legame viscerale e necessario, in una Spagna che attraversa un momento di transizione politica.

Oscar 2022: 5 motivi per cui Penélope Cruz potrebbe ottenere una candidatura come migliore attrice per Parallel Mothers

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Madres Paralelas. Remotamente Films, El Deseo D.A.

Riuscirà Penélope Cruz ad ottenere la candidatura come miglior attrice protagonista, grazie a Parallel Mothers, agli Oscar 2022? Quest’anno, la categoria miglior attrice protagonista è ricca di grandi nomi che potrebbero concorrere agli imminenti Academy Awards. Da Olivia Colman per The Last Daughter di Maggie Gyllenhaal fino a Lady Gaga per House of Gucci di Ridley Scott, la categoria femminile sembra promettere grandi sorprese. Ma perché Penélope Cruz potrebbe ottenere una candidatura? Scopriamo i 5 motivi che renderebbero l’attrice la candidata perfetta. 

  • In Parallel Mothers, Penélope Cruz racconta la maternità in modo onesto e veritiero: l’attrice, attraverso la sua coraggiosa ed imperfetta Janis, plasma un ritratto estremamente chiaro di una donna matura che vive la maternità in modo consapevole, commettendo anche errori per il bene della sua bambina e affrontando le sfide che la vita le riserva.
  • L’attrice esprime il dolore del suo personaggio senza forzature, interiorizzando (molto spesso) i suoi sentimenti, le sue paure e le sue scelte. Per questo, l’interpretazione che offre è misurata ma incisiva. In una recente intervista, la Cruz ha motivato così la scelta di non esagerare con la performance nel momento in cui, in varie scene, ha avuto l’occasione di esprimere le sofferenze di Janis: ”la presenza di Pedro, mi ha assicurato di essere onesta nell’interpretare qualcuno che esprimesse il suo dolore in un modo diverso, questo è molto di più secco e duro e, naturalmente, fa lo stesso male, e forse anche di più”.
  • Ogni collaborazione che Penélope Cruz realizza con Pedro Almòdovar fa emergere una sfumatura diversa delle grandi doti artistiche di un’attrice spagnola, così amata in tutto il mondo. 
  • Nel 2009, ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista grazie a Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen. Sarebbe interessante vederla, quest’anno, dopo ben 13 anni dalla vittoria, ottenere una candidatura in una categoria come quella di miglior attrice protagonista. 
  • Potrebbe essere l’unica attrice che ha recitato in lingua straniera a gareggiare con attrici che hanno recitato, nelle loro pellicole, in inglese. 

 

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