Wendell & Wild: recensione del nuovo film di Henry Selick

Dal 28 ottobre su Netflix il nuovo film d'animazione del regista di Nightmare Before Christmas e Coraline

È disponibile su Netflix a partire dal 28 ottobre Wendell and Wild, nuovo film di animazione stop-motion di Henry Selick, già regista di Nightmare Before Christmas e Coraline. Insomma, non un novizio per quanto riguarda i film con atmosfere adatte ad Halloween. Selick ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Jordan Peele, che è anche produttore e doppiatore di Wild e che ha anche un Oscar per la sceneggiatura con il suo Scappa- Get out.

Kat è una ragazza problematica con un passato traumatico alle spalle. Un giorno viene a conoscenza di avere due demoni personali, Wendell e Wild, per l’appunto. I due le chiedono aiuto per essere invocati nella Terra dei Viventi e in cambio porteranno in vita i suoi genitori, morti in un incidente quando lei era una bambina. Insomma, le premesse per Wendell and Wild (qui il trailer) erano molto buone, ma il film è effettivamente all’altezza di queste premesse? Scopritelo leggendo la nostra recensione.

Wendell and Wild recensione

Wendell & Wild. Monkeypaw Productions, Gotham Group

Indice

Analisi tecnica – Wendell and Wild recensione

Da un punto di vista estetico, questo film è perfetto. Il design dei personaggi abbraccia completamente lo stile dello stop-motion, risultando così dichiaratamente irrealistici, cartooneschi, “di plastilina”. Sono però immersi in un ambiente realistico, che traspare anche nei minimi dettagli, creando così un contrasto stupendo da guardare. I personaggi, poi, hanno tutti un design molto caratteristico e impossibili da confondere. Anche la regia è molto meritevole e sfrutta a pieno l’animazione, che non ha quei limiti che può avere un prodotto live action, come la forza di gravità, il peso. Anche l’uso dei colori è molto interessante. I ricordi di Kat, che ad un certo punto rappresentano il male, vengono veicolati e trasportati sullo schermo attraverso l’uso del verde.

Il verde è un colore che viene spesso associato alla negatività, ai villainRimanendo nell’ambito dell’animazione, due esempi sono Scar de Il Re Leone Malefica de La Bella Addormentata, due villain di casa Disney entrambi caratterizzati dal colore verde. Tornando a Wendell and Wild,  la stessa Kat, la protagonista, ha del verde nei suoi capelli, lei stessa infatti non è un personaggio completamente positivo. Vi sono poi alcune visioni del futuro caratterizzate dal colore giallo e alcuni personaggi intrappolati tra presente e futuro sono invece caratterizzati dal colore blu, che si ottiene proprio unendo il giallo e il verde.

wendell and wild recensione

Wendell & Wild. Monkeypaw Productions, Gotham Group

I propri demoni – Wendell and Wild recensione

Come anticipato all’inizio della nostra recensione di Wendell and Wild, la protagonista ha due demoni personali. Quasi inutile dire che ci si riferisce anche ai propri demoni interiori, e viene fatto in modo anche molto interessante. I propri demoni, secondo la visione di questo film, non vanno cacciati via, ma bisogna imparare a conviverci. Il passato non si può cambiare, ma si può cambiare come ci si rapporta ad esso: si possono tagliare le catene che abbiamo con questo (e nel film lo vediamo accadere letteralmente) e imparare a vederlo in modo diverso.

Kat si incolpa per la morte dei propri genitori e si odia per questo, ma imparerà a non farlo più solo quando romperà le catene, solo quando farà amicizia con Wendell e Wild, i suoi demoni personali. Vediamo anche un personaggio che odia i demoni, li cattura e li mette in dei barattoli, confinandoli, ma anche lui imparerà a lasciarli andare, a restituirli a chi appartengono.

Wendell and Wild recensione

Wendell & Wild. Monkeypaw Productions, Gotham Group

Una sottotrama ingombrante – Wendell and Wild recensione

Ci sono quindi degli spunti molto interessanti e sviluppati in maniera piuttosto efficace e se il film si fosse concentrato solamente – o principalmente – il risultato sarebbe stato, dal punto di vista narrativo, quasi perfetto. Purtroppo però così non è stato, probabilmente per difficoltà legate al vincolante raggiungimento di un minutaggio adeguato trattando solo di questi temi. E così è stata presa la decisione di inserire una sottotrama veramente molto ingombrante e che occupa parecchio minutaggio. Si tratta di una sottotrama che riguarda la costruzione di prigioni private, un tema che c’entra poco con tutto il resto, inserita in modo molto forzato e che toglie tempo prezioso ad alcuni discorsi molto più interessanti. Un vero peccato, sia perché c’è del potenziale sprecato, sia perché vedere un autore come Peele commettere una sbavatura abbastanza grossa di sceneggiatura risulta abbastanza spiacevole.

 

Wendell & Wild

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • La parte tecnica è curata perfettamente
  • Ci sono degli spunti interessanti

Lati negativi

  • Gli spunti interessanti vengono abbastanza sprecati con una sottotrama ingombrante

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *