Il miniaturista: recensione della miniserie su Sky

Un racconto di formazione nella fredda Olanda del 1600

Uscita nel 2017, finalmente Il miniaturista arriva in Italia, distribuito da Sky e disponibile dall’11 gennaio.
La miniserie da tre episodi è tratta dall’omonimo romanzo di Jessie Burton, con un cast interessante che vede come protagonista Anya Taylor-Joy assieme a Romola Garai (poco conosciuta in Italia, ma molto apprezzata nel Regno Unito per i suoi ruoli in film e serie tv in costume) e Alex Hassell (la cui ultima apparizione è nel dimenticabile Cowboy Bebop).

Indice

Trama – Il miniaturista, la recensione

Amsterdam, 1686. La diciottenne Nella ha vissuto tutta la sua vita in campagna, in una famiglia sommersa dai debiti da quando il padre è morto. Quando il ricco mercante Johannes Brandt, di vent’anni più anziano, le chiede la mano, Nella crede che i suoi sogni di crearsi una famiglia e di poter badare alla propria si stiano realizzando. Sogni che si infrangono in fretta, appena mette piede, col suo parrocchetto Peebo, nella cupa, spettrale e lussuosa casa dei Brandt nel centro di Amsterdam.

Il miniaturista.

Il miniaturista. The Forge, BBC, PBS Masterpiece.

Viene accolta con freddezza dalla severa e austera cognata Marin, che divide la casa con il fratello Johannes perennemente assente, Otto, un valletto salvato dalla schiavitù e una giovane governante orfana di nome Cornelia.
Ma le cose peggiorano rapidamente quando si rende conto di essere solamente un oggetto da mettere in mostra per la famiglia Brandt. La sua stanza affaccia sul canale, dove tutti la possono ammirare come le dice senza esitazioni Marin, viene presentata in società come un’adorabile bomboniera e suo marito la guarda a malapena, ignorando qualsiasi obbligo coniugale di quell’epoca. Uno dei pochi gesti affettuosi è il suo regalo di nozze per Nella, una riproduzione in miniatura fedele alla dimora Brandt.

La storia – Il miniaturista, la recensione

Quando Nella (Anya Taylor-Joy) viene data in sposa a Johannes, la ragazza conosce benissimo le motivazioni che l’hanno portata ad accettare lo sposalizio.
Lei è poco più di un oggetto, una merce di scambio che può salvare la sua famiglia da una vita di stenti. Nonostante questo, il suo lato più ottimistico l’ha spinta a credere che il suo sarebbe stato un matrimonio d’amore e solamente l’inizio di una famiglia tutta sua. Ben presto il disprezzo di sua cognata nei suoi confronti, l’essere trattata dai domestici come una loro pari piuttosto che la proprietaria della casa e le poche attenzioni che Brandt le concede la fanno tornare con i piedi per terra, facendole scoprire un lato della società della quale era all’oscuro.

Il miniaturista.

Il miniaturista. The Forge, BBC, PBS Masterpiece.

Tutti i personaggi, indistintamente, vivono la stessa vita e fremono per qualcosa che non possono ottenere.
L’aspetto thriller e, a tratti, fantastico va a dare un tocco di originalità ad una storia già di per se avvincente, ma che riesce perfettamente a miscelare i generi del mistero e del gotico al suo interno. Il ritmo diventa man mano più incalzante quando Nella inizia a ricevere delle miniature per arredare la casa delle bambole che suo marito le ha comprato come regalo di nozze, una perfetta rappresentazione in miniatura di casa Brandt. Quello che inizia come un hobby prende una piega inquietante che svela tutti i segreti che la sua nuova famiglia tenta di tenere nascosti.

L’estetica – Il miniaturista, la recensione

Uno dei motivi per cui Il miniaturista è una miniserie così affascinante risiede nel modo in cui l’estetica si sposa con la narrazione. L’Amsterdam di tardo 1600 è rappresentata in tutto il suo fascino oscuro, un labirinto di strade, negozi, archi e vicoli in cui la figura di una donna misteriosa sfugge continuamente a Nella, protagonisti dei controlli delle autorità che diventano sempre più pressanti. L’abitazione dei Brandt ha le stesse caratteristiche claustrofobiche della città.

Il miniaturista.

Il miniaturista. The Forge, BBC, PBS Masterpiece.

È grande e labirintica, oscura, fredda e severa e rispecchia alla perfezione le dinamiche dei personaggi. Nascondigli, porte chiuse e inviolabili, porte sbattute e spiragli attraverso i quali i segreti sussurrati ricostruiscono il complesso puzzle della storia che accompagna i padroni di casa. La regia enfatizza questo aspetto e l’estetica dell’olanda del XVII secolo grazie alle inquadrature e a una fotografia cupa che richiamano lo stile della pittura olandese di quegli anni, così netta ma orientata alla simmetria e a una palette di colori scuri e vibranti come lo sono i vestiti di Nella, una macchia di colore nel buio.

Un racconto di formazione crudele- Il miniaturista, la recensione

Quel che sembra un thriller gotico, si rivela essere in realtà un racconto di formazione della protagonista. Nella, dopotutto, è solamente un’adolescente che viene data in sposa ad un uomo venti anni più grande che la usa come un trofeo, un ornamento sfruttato per non far parlare le malelingue e aumentare i sospetti su di lui, un ricco commerciante che non può permettersi pettegolezzi. Nella vuole quello che la società le ha detto che sia giusto per lei: un matrimonio, dei figli e il badare alla casa. Quando scopre il mondo che c’è al di là di quei desideri, la ragazza abbraccia un matrimonio diverso, ma che può funzionare sia per lei che per suo marito.

Il miniaturista.

Il miniaturista. The Forge, BBC, PBS Masterpiece.

Un matrimonio che le garantisce un qualcosa che molte altre donne nella medesima epoca faticavano ad ottenere: la libertà. Ma quando tutto sembra filare liscio e che la famiglia Brandt abbia trovato un loro, seppur precario, equilibrio, tutto si sfalda come un castello di carte, fragile e instabile. Perché quello che Il miniaturista vuole mettere in chiaro, con la sua estetica così austera e con una storia con pochi picchi ottimistici, è che nessuno può vivere come desidera finché è ingabbiato in una società che garantisce la felicità di pochi singoli.

 

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Il miniaturista

Voto - 8

8

Lati positivi

  • L'intreccio di generi
  • L'estetica fredda e ben curata che accompagna una storia di formazione dell'insolita protagonista

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