The Sandman 2 Volume 2: la recensione del finale dell’ultima stagione

Il 24 luglio è sbarcato su Netflix il volume finale della seconda e ultima stagione di The Sandman. Un epilogo, nonostante i difetti, più coeso, coerente e coinvolgente di quanto ci si sarebbe potuti aspettare

Dopo una prima parte di stagione non particolarmente esaltante, torna per il gran finale The Sandman 2 Volume 2, la serie Netflix tratta dall’omonimo fumetto di Neil Gaiman e incentrata sulle avventure del Signore dei Sogni Morfeo. Una stagione conclusiva che, pur confermando i problemi di questa seconda annata, sembra però – anche grazie a una vicenda che, finalmente, entra nel vivo – più centrata e meno dispersiva del previsto. Regalando un epilogo coerente, compiuto e capace di coinvolgere.

Con i suoi ultimi cinque episodi (un sesto episodio speciale verrà caricato il 31 luglio) si conclude così prematuramente – complici, probabilmente, anche le accuse di violenza rivolte allo stesso Gaiman – la storia di Sogno degli Eterni. Un epilogo, quello di The Sandman 2 Volume 2 (che adatta questa volta i volumi “La locanda alla fine dei mondi”, “Le eumenidi” e “La veglia”), senz’altro più frettoloso di quello che ci si sarebbe potuti aspettare ma in grado, in questi suoi capitoli finali, di tracciare la parabola coerente e convincente di un personaggio e della sua, umanissima, presa di coscienza.

Indice:

Trama – The Sandman 2 Volume 2 recensione

Il Regno del Sogno è in pericolo. Dopo aver dato misericordiosamente la morte al figlio Orfeo, e, di fatto, aver trasgredito a una delle leggi fondamentali dell’Universo, ovvero mai versare sangue della famiglia, Morfeo (Tom Sturridge) ha infatti finito per attirarsi l’ira delle eumenidi (anche conosciute come “Le Benevole”). Nel frattempo, il piccolo Daniel Hall, erede del trono di Sogno in quanto unico umano concepito nelle sue terre, viene rapito da Loki e Puck (Freddie Fox e Jack Gleeson) che fanno ricadere la colpa sullo stesso Morfeo.

Furiosa, la madre di Daniel, Lyta Hall (Razane Jammal), stringe così un patto con le Benevole (impossibilitate a uccidere direttamente qualcuno) per avere la sua vendetta contro Sogno. Morfeo, dal canto suo, si prepara all’attacco imminente riportando in vita il Corinzio (Boyd Holbrook) e riflettendo su quanto la sua esistenza, nel frattempo, sia cambiata. Consapevole, finalmente, del rischio che anche la sua vita possa finire ma anche che sia valsa la pena averla vissuta.

The Sandman 2 Volume 2

The Sandman. Warner Bros. Television

Finale a sorpresa

Quando sembrava che The Sandman non avesse più frecce al suo arco, fagocitata da un desiderio di fedeltà al fumetto rivelatosi presto un’arma a doppio taglio, eccola riprendere brevemente le briglie della sua narrazione per un finale di stagione coinvolgente e a suo modo emozionante. Il merito, in parte, va sicuramente a un ciclo narrativo più adatto al formato seriale. Una vicenda meno frammentaria rispetto al primo volume e di nuovo attenta agli eventi e all’azione oltre che all’approfondimento dei suoi personaggi.

Tra questi ultimi, in The Sandman 2 Volume 2 spicca ovviamente Sogno. Un protagonista oramai cambiato, in grado di rischiare tutto per i suoi affetti (il viaggio negli Inferi per liberare l’amata, l’avventura nel mondo dei vivi per cercare il fratello, la decisione di perdonare il figlio, liberandolo e incorrendo nell’ira delle eumenidi), fino a mettere a repentaglio non solo il suo regno ma anche la sua stessa esistenza, scoprendosi più “umano” di quanto avrebbe mai immaginato.

The Sandman 2 Volume 2

The Sandman. Warner Bros. Television

Storia di una rinascita

“Quando un Eterno cambia, cambia qualsiasi cosa”, viene detto nella serie. Ed è proprio all’insegna del cambiamento che si conclude infatti The Sandman 2 Volume 2. Il viaggio di un personaggio solo apparentemente immutabile e sempre uguale a se stesso ma in realtà capace di gesti via via sempre più altruistici e disinteressati. Un’educazione sentimentale che la serie, in queste sue ultime battute, riesce a far tornare centrale, costruendo il racconto di una rinascita narrato finalmente in maniera chiara e coerente.

A fianco di ciò tornano, ancora una volta, riflessioni su responsabilità e desiderio di libertà, affetti e famiglie disfunzionali (con tanto di introduzione di Tempo e Notte, i genitori degli Eterni), il tutto amalgamato in un racconto di nuovo in grado, almeno nei suoi momenti più significativi e sentiti, di unire profondità narrativa e suggestioni visive (l’uso della CGI e delle scenografie restano uno dei punti di forza della serie), dialoghi densi di significato e sequenze spettacolari.

The Sandman 2 Volume 2

The Sandman. Warner Bros. Television

L’importanza della Fine

Senza più eccessive digressioni o flashback ad appesantire il corso della narrazione, The Sandman 2 Volume 2, ritrova così un suo rigore che si rispecchia anche in una messa in scena al solito evocativa ma più solida e meno dispersiva che in precedenza (basti confrontare la scena del banchetto della prima parte con quella del funerale dell’ultimo episodio). Trovando il giusto mix tra meraviglia e coinvolgimento emotivo, intrattenimento e introspezione psicologica.

Quello che ne esce, per quanto frettoloso e schematico, è forse allora il finale più coerente che si potesse sperare da una serie che, nel suo corso, ha attraversato diverse problematiche produttive. Un epilogo che getta una nuova luce su quanto l’ha preceduto, dimostrandosi la metafora perfetta di una storia che parla (anche) dell’importanza della Fine e della sua capacità di dare un senso a tutto ciò che è venuto prima. Una regola che vale tanto nella vita quanto nelle storie che continuiamo a raccontare e raccontarci.

The Sandman 2

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Il finale è coerente e lo svolgimento è senz'altro più chiaro e meno dispersivo di quanto visto in precedenza
  • La resa visiva resta uno dei punti di forza della serie

Lati negativi

  • La conclusione prematura della serie ha costretto gli autori a operazioni di sintesi a volte evidenti
  • Le parti più evocative e simboliche del fumetto continuano a essere quelle più difficilmente adattabili

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