The Legend of Ochi: Recensione del nuovo film della A24

In sala dall'8 maggio The Legend of Ochi, una favola targata A24. Qui la nostra recensione della favola nera.

Dopo Death of a Unicornuscito nelle sale circa un mese fa, la A24 torna in sala con The Legend of Ochi (qui il trailer), nel quale si parla ancora una volta di una creatura fantastica (in questo caso inventata nel film stesso), ma in chiave favola nera anziché dark comedy. In più, come nel precedente lungometraggio, abbiamo una stella nascente Netflix nel cast: se in Death of a Unicorn avevamo Jenna Ortega come protagonista, qui abbiamo Finn Wolfhard (Stranger Things), ma in un ruolo più marginale. 

La A24 è nota per i suoi film che generalmente inquietano ma allo stesso tempo affascinano lo spettatore, sarà anche questo il caso? Scopritelo leggendo la nostra recensione.

Indice:

Trama – The Legend of Ochi Recensione 

Ambientato in un piccolo villaggio, Yuri è una bambina che vive col padre e dei ragazzi che il genitore ha deciso di custodire in quanto orfani, ma non per buon cuore, quanto invece per usarli a raggiungere un suo scopo: l’uomo è infatti ossessionato dagli Ochi, delle solitarie creature che abitano nella foresta. Ritiene infatti che siano creature malvage e pericolose e vuole sterminarle. Yuri però non è dello stesso avviso e quando per caso ne troverà uno ferito, intraprenderà un viaggio per riportarlo dalla sua famiglia, scoprendo al contempo alcune verità sulla sua stessa famiglia.

The Legend of Ochi

The Legend of Ochi. A24, AGBO, Encyclopedia Pictura, Neighborhood Watch, Year of the Rat, IPR.VC, Access Entertainment

Analisi Tecnica – The Legend of Ochi Recensione

Da un punto di vista tecnico, il film è discreto. La cosa che più si nota sono sicuramente i pupazzi animatronic per realizzare gli Ochi, fatti bene tecnicamente e il loro design adorabile. Assolutamente degna di nota è la fotografia, che fa risaltare al meglio ogni ambiente, e che anche nelle scene ambientate di notte è realizzata con cura. La colonna sonora, per quanto evocativa, è eccessivamente didascalica e, più che accompagnare il racconto e le emozioni rappresentate sullo schermo, sembra voler urlare allo spettatore ciò che dovrebbe provare, come se non ci fosse abbastanza fiducia nelle immagini mostrate.

L’audio, della colonna sonora e dei rumori, è talvolta troppo forte, quasi a coprire i dialoghi. La regia di Isaiah Saxon, al suo debutto per un lungometraggio, è funzionale al racconto, ma senza particolari guizzi. Qualche problema c’è invece nella sceneggiatura: ci sono personaggi che cambiano repentinamente idea e caratterizzazione, e anche i personaggi principali (Yuri e il padre) non sono particolarmente ben descritti e si muovono per motivi non meglio precisati, i personaggi secondari sono quindi sostanzialmente inesistenti

The Legend of Ochi

The Legend of Ochi. A24, AGBO, Encyclopedia Pictura, Neighborhood Watch, Year of the Rat, IPR.VC, Access Entertainment

Tematiche e simbolismi – The Legend of Ochi Recensione 

Il tema principale del film è quello della salvaguardia dell’ambiente e del rispetto delle creature che vi vivono: viene infatti reso ben chiaro che sono gli umani a invadere gli spazi degli Ochi, non viceversa. Yuri, la bambina che più è simbolo del tema rappresentato, è infatti simbolicamente descritta come l’attivista ambientale Greta Thunberg: oltre ad assomigliarle fisicamente, porta come lei un cappotto giallo e le trecce.

Il film parla però anche di mascolinità tossica, con il padre della protagonista che si circonda di questi ragazzi perché la moglie l’ha lasciato prima di dargli un figlio maschio, cosa che lui vedeva come un suo diritto. Questa mascolinità viene ridicolizzata nel film, più infatti i personaggi cercano di essere esageratamente mascolini, più appaiono naturalmente grotteschi. La natura viene invece identificata nel femminile, con un femminile che però, oltre a essere creatore, è potenzialmente anche distruttore.

The Legend of Ochi

The Legend of Ochi. A24, AGBO, Encyclopedia Pictura, Neighborhood Watch, Year of the Rat, IPR.VC, Access Entertainment

Conclusioni – The Legend of Ochi Recensione

In definitiva, si tratta di un film che ha dei concetti e delle tematiche interessanti, ma tutto rimane abbastanza in superficie a causa della sceneggiatura, meno interessante del soggetto in sé. Per quanto sia una favola e quindi la scarsezza di approfondimento possa essere legato alle caratteristiche tipiche del genere, nelle favole generalmente ci sono personaggi con cui è facile empatizzare e di cui si capiscono bene motivazioni e pensiero, mentre non è questo il caso. 

The Legend of Ochi

Voto - 6

6

Lati positivi

  • Il soggetto è molto interessante
  • La fotografia è realizzata molto bene

Lati negativi

  • La sceneggiatura non è interessante quanto il soggetto
  • Ci sono alcuni problemi con l'audio

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *