The Warrior – The Iron Claw: la storia vera dei fratelli Von Erich

La storia vera dei fratelli Von Erich, al centro del film The Warrior - The Iron Claw diretto da Sean Durkin e con protagonisti Zac Efron e Jeremy Allen White

The Warrior – The Iron Claw, diretto da Sean Durkin è uno dei film più attesi del 2024. In uscita il 1º febbraio e con un cast ricco di star internazionali come Zac Efron, Jeremy Allen White, Harris Dickinson, Lily James, insieme a Maura Tierney, Holt McCallany, Stanley Simons, Maxwell Jacob Friedman e molti altri, il film racconta la vera storia dei fratelli Von Erich, concentrandosi sulla figura di Kevin, che ha il volto di Zac Efron. The Warrior – The Iron Claw è uno spaccato del mondo del wrestling dagli anni 60 agli anni 90, da quando la dinastia dei Von Erich è iniziata con il padre Fritz, fino al ritiro dalle scene di Kevin.

Di cosa parla The Warrior – The Iron Claw

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La storia inizia nel 1979, negli Stati Uniti, quando viene presentata la famiglia Von Erich quasi al completo con la maggior parte dei giovani fratelli che vivono nella speranza di rendere fiero il padre. Fritz, d’altra parte, negli anni ha fatto di tutto per creare una famiglia di campioni, per mantenere sempre alto il nome dei Von Erich nel mondo del wrestling. Non vede quindi di buon occhio la passione per la musica del più giovane Mike. Situazione che preoccupa Kevin, che da fratello maggiore, fa di tutto per mantenere equilibri e armonia, conscio del carattere e del comportamento a volte eccessivamente duro del padre Fritz. Mentre David e Kerry seguono Kevin esordendo e conquistando successi sul ring, i 3 diventano presto una leggenda, eguagliando e superando il padre; il nome dei Von Erich da Dallas a tutti gli Stati Uniti, fino al Giappone è pronto a identificare dei campioni mondiali. Ma, come Kevin racconta e dice durante un appuntamento con quella che diventerà sua moglie, c’è una storia su quel nome, Von Erich, come una maledizione, che ha ucciso suo fratello maggiore da bambino. Kevin ha paura che Fritz, da quando ha cambiato il proprio nome da Adkisson a Von Erich, che era il nome di sua madre, abbia condannato la famiglia a un tragico destino. Mentre il trio continua a guadagnare fama e popolarità, David sembra pronto a diventare il campione di famiglia e Mike riesce a dedicarsi alla musica, quella maledizione si fa strada nella vita dei Von Erich e le tragedie che Kevin temeva aleggiassero sulla propria famiglia diventano una triste drammatica realtà.

The Warrior – The Iron Claw: la vera storia dei fratelli Von Erich

Fritz Adkisson sposò Doris il 23 giugno del 1950 e 2 anni dopo nacque il primo dei 6 figli che ebbero nel corso del proprio matrimonio, dando vita a una delle più grandi storie e dinastie del mondo del wrestling. Utilizzando sul ring il nome di Von Erich, Fritz diventò in breve tempo una leggenda del wrestling statunitense, conosciuto anche in Giappone, contribuendo alla rinascita dello sport nel Paese. Il 21 settembre del 1954 nacque il primo figlio dei Von Erich, Jack Jr. che morì alla tenera età di 6 anni. A conoscerlo solo il secondogenito, Kevin Von Erich, che divenne così, dopo la scomparsa di Jack Jr., il fratello maggiore, un ruolo perfettamente rappresentato da Zac Efron nel film. Jack Jr. annegò in uno stagno dove cadde a seguito di una scossa elettrica toccando un filo scoperto. Kevin aveva appena 1 anno quando suo fratello morì tragicamente, e non aveva infatti quasi nessun ricordo di lui. Nel 1958, a poco più di un anno di distanza dalla nascita di Kevin, nacque David Von Erich, che esordì sul ring il 15 agosto del 1977, a 19 anni, e che nel 1978 combatté insieme al fratello Kevin, segnando così per entrambi l’inizio del successo.

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Kevin, nato nel maggio del 1957, diede vita alla sua carriera sportiva giocando a football americano, sogno che dovette però abbandonare, nonostante fosse arrivato ad alti livelli, a causa di un infortunio. Anche per questo, nel 1976 iniziò a lottare sul ring facendo parte della World Class Championship Wrestling, compagnia fondata dal padre. Ai suoi 21 anni, e ai 19 del fratello David, iniziano i loro tag team, cioè combattimenti in coppia, conquistando 2 cinture NWA Texas Tag Team Championship e la NWA American Tag Team Championship. Kevin sconfisse inoltre nel campionato dei pesi massimi Bruiser Brody, diventano così una star indiscussa del wrestling. Vera stella di quel mondo fu però in primo luogo David che, tra interviste e apparizioni, fu quello più spronato dal padre a portare avanti il proprio nome e la propria forza fuori dal Texas.

Anche David infatti, come Kevin, combatté da solo in numerose occasioni, in particolare nel ’79 si batté, alla World Wrestling Federation, contro Davey O’Hannon. Partì così alla volta della Florida nel 1981, protagonista di match notevoli passati alla storia del wrestling, tra rivalità con altri lottatori che hanno entusiasmato il pubblico, aumentano l’idea stessa di intrattenimento dello sport e la già altissima notorietà di David. David risultò essere il più amato dai fan, creando un’audience sempre maggiore durante le apparizioni televisive dei Von Erich ed essendo l’unico ad avere, inizialmente, già giovanissimo, una carriera in parte avviata anche all’estero, grazie alle pressioni e alla scelta di Fritz che fosse lui a dover avere il titolo di primo campione di famiglia. Anche se dapprima Fritz sembrava, come si vede nel film, intenzionato a volere per Kevin questa possibilità, dopo un incontro del figlio, la sua decisione ricade con certezza su David. Sia Kevin che David Von Erich combatterono insieme anche al fratello Kerry, nato nel 1960, e anche lui lottatore allenato dal padre. Dopo un tag team con Kevin i 3 fratelli si esibirono in numerose occasioni.

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In particolare si ricordano 4 date: il 4 luglio del 1983, il 12, il 5 settembre e il 2 dicembre dello stesso anno. Nonostante non vinsero in tutti e 4 gli incontri, il loro clamore e la loro fama continuarono a diffondersi, rendendo ognuna di loro una celebrità. Era però quando erano in 3 che suscitavano grande risonanza e favore da parte del pubblico. Il loro forte legame, biologico ed emotivo, si percepiva sul ring, ed era qualcosa di mai visto prima. Si trattava di 3 fratelli uniti da un profondo senso di unione, altruismo, amicizia e solidarietà, non solo a livello sportivo, ma umano. Creati a immagine e somiglianza di Fritz, le loro apparizioni insieme furono poche. La loro carriera si prospettava come un qualcosa che sarebbe durato negli anni. Anche Kerry, come David e Kevin, conquistò numerosi e importanti titoli da solo. David 25enne, era pronto a giocare a Tokyo, durante un tour con la All Japan Pro Wrestling, dove avrebbe dovuto difendere la conquista della cintura del NWA United National Championship, che aveva vinto 7 giorni prima in Texas.

Il 10 febbraio del 1984 David fu trovato morto nella sua stanza d’albergo. Ci furono molte teorie sulla morte di David, che già 2 settimane prima del viaggio in Giappone aveva ammesso di non sentirsi in forma, credendo di avere un’inizio d’influenza. La causa della morte documentata è quella di un’enterite acuta, un’infiammazione dell’intestino. Kevin disse inoltre che David, tra i sintomi prima di partire per Tokyo, aveva avuto anche dei dolori allo stomaco. Il 6 maggio di quell’anno Kerry vinse la cintura di campione mondiale dei pesi massimi che dedicò al fratello David. L’evento stesso era chiamato David Von Erich Memorial Parade of Champions. La morte di David fu un duro colpo per l’intera famiglia Von Erich, segnando inoltre la seconda tragica morte in famiglia dopo Jack Jr. Oltre ai genitori, e ai fratelli Kerry e Kevin, nel 1964 alla famiglia si erano aggiunti Mike e nel ’69 Chris, che avevano rispettivamente 20 e 17 anni quando morì David.

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La scomparsa di David, che portò Fritz a puntare maggiormente su Kerry come campione di famiglia, portò lo stesso Kerry ai limiti della depressione e a fare uso di sostanze stupefacenti. Tra i numerosi match precedenti e successivi alla morte di David, c’era una difficoltà quasi impossibile di superare quel grave lutto, che per lui coincideva anche con continui allenamenti e incontri. Nel 1986, sotto l’effetto di droghe, Kerry fu coinvolto in un grave incidente motociclistico che portò all’amputazione del piede destro e che lo allontanò per un periodo di tempo dal mondo del wrestling. Nel 1983 anche Mike fece il suo debutto sul ring e lo stesso anno, dopo numerosi incontri da solo, fu anche lui protagonista di un tag team con Kerry. In passato ci fu anche un unico incontro in coppia con David, nel gennaio del 1984. Un grave infortunio causò però l’allontanamento di Mike per un certo periodo e nel 1985 dovette operarsi alla spalla, proprio a causa di quell’incidente avvenuto sul ring.

A seguito dell’operazione gli venne diagnosticata la così detta sindrome da shock tossico che gli causò dei danni cerebrali e anche una notevole perdita di peso. Negli anni successivi, in particolare nel 1989, Mike fu coinvolto in un incidente d’auto perdendo il controllo del veicolo che guidava, e venne poi anche arrestato per guida in stato di ebrezza e possesso di droga. Mike, come si vede in The Warrior – The Iron Claw e a detta dello stesso fratello Kevin, sentiva la pressione di dover sostituire David dopo la sua morte e l’incidente di Kerry. Oltre a Kevin, molti altri wrestler dichiararono che non era mai stata intenzione di Mike seguire le orme del padre e dei fratelli. Quando Kevin, David e lo stesso Kerry dominavano il ring, Mike aveva il sogno di diventare un musicista, suonava la chitarra e si era esibito durante un concerto locale a Dallas. Aveva inoltre anche l’ambizione di lavorare come cameraman nella federazione del padre. Tra l’incapacità, data anche da una non reale volontà, di eguagliare i fratelli, la morte di David, la frustrazione e il peso schiacciante di dover “essere David”, i danni cerebrali a seguito dell’operazione furono l’unica cosa che Mike non sentiva di poter sopportare.

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Il 12 aprile del 1987 Mike prese una dose intera di sonniferi, mischiandoli con l’alcool, lasciando un biglietto d’addio alla famiglia. Anche Chris, il più piccolo dei Von Erich, inizialmente, lavorò nel backstage della federazione del wrestling di Dallas e nel ’90 inizia la carriera di lottatore. Come Mike, meno atletico degli altri fratelli, conquistò alcuni successi e anche buona parte del pubblico. Nonostante questo non riuscì quasi mai a lottare contro l’avversario all’epoca considerato il più difficile da battere, neanche durante i match di coppia. La scomparsa dei fratelli, in particolare quella di Mike, 5 anni prima, fecero scivolare anche Chris nella spirale della depressione, oltre alla consapevolezza che non sarebbe mai stato all’altezza del compito degli altri fratelli. La sua stessa forma fisica gli impediva di fare i progressi sperati. Fu così che il 12 settembre del 1991 Chris si uccise con un colpo di pistola alla testa. Rimasti soli, Kerry e Kevin continuarono la loro carriera sportiva e lo stesso Kerry, nonostante l’amputazione del piede, si distinse spesso sul ring.

L’incidente dell’86 fu però in qualche modo, per Kerry, l’inizio della fine. Finì nel turbine della droga a seguito della morte di David, e anche i successivi suicidi di Mike e Chris ebbero un ruolo determinante sul suo stato d’animo. Condannato per possesso di sostanze stupefacenti e in libertà vigilata, Kerry si recò al ranch di famiglia il 18 febbraio del 1993, sparandosi nel petto. Kevin rimase così ed è ancora oggi, l’unico figlio di Fritz e Doris rimasto in vita. L’unico Von Erich. Kevin continuò inoltre la carriera di wrestler, ritirandosi però definitivamente alla fine del ’95. Divenne proprietario della Southwest Sports Inc. per diversi anni, anche dopo aver ceduto i diritti di materiale d’archivio all’imprenditore Vince McMahon. Passarono 22 anni prima che Kevin tornasse sul ring e nel 2017 lo fece in coppia con i figli, David e Marshall, avuti rispettivamente nell’88 e nel ’92 con la moglie Pamela, che aveva sposato nell’80. La coppia ha inoltre avuto altre 2 figlie, Kristen nell’81 e Jillian nell’85.

La storica dinastia dei Von Erich del mondo del wrestling

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Fu Fritz a coniare il nome Von Erich, utilizzato come ring name una volta diventato famoso nel mondo del wrestling. Il vero cognome di Fritz e di tutti i figli era però Adkisson. Anche Fritz fu considerato una star all’epoca, conquistando più volte il titolo di campione dei pesi massimi e altri prestigiosi premi. Ma quello dei figli fu qualcosa di diverso. La popolarità di massa dei Von Erich arrivò a pochi anni di distanza dall’avvento della televisione, un periodo però abbastanza lungo da permettere a quasi ogni famiglia statunitense di averne una. La carriera dei Von Erich, in particolare di David, Kevin e Kerry, tutti di età vicine tra loro, coincise con le sempre più frequenti trasmissioni televisive in diretta dei match, che divennero non solo intrattenimento, ma un vero e proprio spettacolo, un’esibizione, fruibile da tutti. Sia per chi partecipava come audience che per chi seguiva gli incontri da casa.

I fratelli Von Erich vissero questo passaggio, nei piccoli centri era ancora estremamente comune presenziare agli incontri: oltre il fatto che non tutti andavano in onda sulle reti tv, tifare o vedere dal vivo un incontro era una modalità di condivisione e divertimento, a cui si sentiva di prendere parte attivamente, seguendo ogni mossa e ogni drastico cambiamento della situazione. La fama e l’acclamazione dei fan nacque a Dallas, espandendosi nel Texas, portando i suoi abitanti a godere dell’idea che fossero dei ragazzi della città di Dallas i prossimi a conquistare dei titoli mondiali, a viaggiare per il mondo diventando i più famosi campioni di wrestling. Come si vede in The Warrior – The Iron Claw ogni match, in particolare quando i ragazzi sono in 3 ha un fortissimo impatto visivo, una performance artistica che vede i 3 fratelli lottare insieme.

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Anche il fatto che si tratti del wrestling ha il suo peso: sin dalla fine dell’800, quando lo sport è nato, iniziando a diffondersi nel resto del mondo, è sempre stato caratterizzato non solo da una prova di forza e agilità, ma da un combattimento che oltre alle capacità atletiche, metteva alla prova anche le abilità teatrali e di intrattenimento dei wrestler. Se Fritz Von Erich interpretava un certo tipo di personaggio, i figli non ne hanno mai avuto realmente bisogno, erano naturali e spontanei. Forti anche di essere tutti di bell’aspetto e con caratteristiche costituzionali molto simili. Il wrestling è l’unico sport di combattimento a mettere insieme lotta libera e mosse di arti marziali, e che usa l’intero corpo per battere l’avversario. La notorietà dei Von Erich ebbe un altro grande punto di forza dalla sua e cioè che erano ormai già in voga gli incontri predeterminati e quindi già decisi precedentemente, situazione ovviamente nascosta al pubblico.

Gli anni 60 e 70 furono l’epoca di massimo splendore del wrestling, sia per quanto riguarda incontri già programmati prima del vero e proprio match, come esaltazione di uno sport che deve essere spettacolare, uno show a tutti gli effetti. Fritz ha inoltre creato la mossa caratteristica, nota appunto con il nome di Iron Claw che ha reso celebre tanto lui, quanto i figli, che hanno ripreso quella mossa finale dandole ancor maggior popolarità. Si tratta di stringere le tempie del proprio avversario con una mano, premendo forte su di esse e costringendolo a sottomettersi, termine usato nel wrestling per definire un’immobilizzazione, e spesso utilizzato per concludere un incontro, stabilendo il vincitore. Anche questa mossa, propria dei Von Erich, è stato un elemento che ha aumentato clamore e entusiasmo del pubblico, quando per esempio, scena spesso presente nel film, David, Kevin e Kerry mostrano agli spettatori la loro mano pronta a dar vita all’artiglio di ferro.

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Quello che, presente in Warrior – The Iron Claw e che probabilmente è stato percepito da chi i Von Erich li ha visti esibirsi, è anche il profondo legame che li univa. Una dinamica familiare che nel film di Sean Durkin viene ottimamente rappresentata anche durante gli allenamenti e, in particolare, durante i momenti di maggiore svago dei fratelli, come la partita di football che giocano in giardino insieme al padre quando Kerry torna a casa dopo molto tempo, e come ciò che Kevin dice più volte “voglio solo stare con i miei fratelli“, o anche “voglio che i miei fratelli stiano bene“. Sia le interpretazioni degli attori, che le sequenze del film, mostrano con attenzione e partecipazione questa caratteristica. I momenti nei quali i fratelli sono insieme costituiscono infatti le parti meglio riuscite di The warrior – The Iron Claw. Anche la scelta, comune nel wrestling, di aumentare il glamour e l’appeal dello sport presentando i campioni in mise stravaganti, spesso estremamente sontuose, colorate e sfarzose, è un altro punto a favore.

Un’abitudine, diventata una vera e propria regola non negoziabile, ben rappresentata nelle scene immediatamente precedenti agli incontri, quando gli sfidanti vengono presentati e accolti durante una passerella, simile a una sfilata, da applausi, grida e il continuo flash delle macchine fotografiche. I Von Erich erano personalità affascinanti, tra chi aveva più o meno carisma, chi era più o meno atletico, chi puntava sull’agilità e la velocità e chi sulla forza fisica, e tutti considerati esteticamente belli. La loro costituzione li rende, nel film, simili nella forza, capaci ognuno di battere l’altro, di difendersi, di potersi allenare e capire a vicenda, di poter essere un’intera famiglia di lottatori, di avere ognuno il loro momento singolo e collettivo di gloria sul ring. E così di amare e proteggere ognuno dei propri fratelli, di volere il loro bene prima del proprio. C’è una forte connessione espressa tra tutti loro, un legame che va oltre quello di sangue e che, nel film, non viene neanche del tutto spiegato, come se non fosse importante a cosa sia dovuto, perché effettivamente non c’è un unico reale motivo. È però percepibile, poi esplicito, acuito nel dramma e nell’angoscia della tragedia che colpisce prima il piccolo Jack Jr., poi David, Mike, Chris e Kerry.

Le differenze tra The Warrior – The Iron Claw e la vera storia dei Von Erich

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Il film The warrior – The Iron Claw si prende alcune libertà rispetto alla storia vera, a partire dall’ordine cronologico di alcuni eventi e dalla totale assenza del personaggio di Chris. Sean Durkin ha espressamente detto e scelto di non voler includere Chris nel film, membro più giovane dei Von Erich, dichiarando che sarebbe stata un’altra tragedia che il film non avrebbe potuto sostenere. Il film esclude inoltre parte della vita privata dei fratelli, a parte Kevin. Sia David che Kerry e Mike si sposarono: David 2 volte, e dal primo matrimonio ebbe anche una figlia, che morì anche lei tragicamente pochi mesi dopo, evento seguito dal divorzio di David e la moglie. Anche Kerry ebbe 2 figlie da un matrimonio che durò 9 anni.

Una delle 2 figlie, Lacey, è oggi una lottatrice professionista. Mike invece si sposò poco tempo prima dell’infortunio alla spalla per il quale si dovette operare. Nessuna di queste unioni è presente in Warrior – The Iron Claw, solo quella di Kevin, insieme alla nascita delle 2 figlie, mentre non si arriva, anche per necessità di minutaggio, alla nascita degli altri 2 figli, coloro che entrarono poi nel mondo del wrestling. In The warrior – The Iron Claw non è neanche presente la separazione tra Fritz e la moglie nel ’92, un anno prima della morte di Kerry. Il film di Sean Durkin è al cinema dal 1° febbraio, trovate qui la nostra recensione e qui il trailer.

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