Bojack Horseman: il fratello animato di Californication

LE DONNE

Di nuovo, un punto di contatto fondamentale: le donne.

Sia in Californication, sia in Bojack, il rapporto dei nostri protagonisti con il gentil sesso è quanto di più disfunzionale possa esistere.

Li vedremo spesso combattere più con sé stessi che con la partner di turno. I due, infatti, sono due “uomini” capaci di amare in maniera profonda, sincera e anche decisamente romantica. Tuttavia questo loro lato si scontra perennemente con l’altro, decisamente disincantato e deluso da situazioni passate, per cui sanno che ogni relazione che li includa non potrà essere che tossica e distruttiva.

CALIFORNICATION Madeline Zima

Una piccola differenza: se in Californication Hank passa da un letto all’altro, sempre, però, con quel faro che è la sua musa, nonché madre di sua figlia, Karen, Bojack ama in maniera quasi egualitaria quelle donne che, volenti o nolenti, si trova a frequentare quotidianamente, cioè Princess Carolyn, Diane e Sarah.

Bojack Horseman Diane and Princess Carolyn

IL COMPLESSO DI LOLITA

Le vicende di Hank cominciano con la sua accidentale relazione sessuale con una giovane e procace sedicenne, che si scoprirà subito essere la figlia del futuro marito di Karen, Mia. Se da un lato, chiaramente, dal lato legale e morale, lo spettatore capirà la gravita della situazione, dall’altro gli uomini non potranno che empatizzare con Hank, che, effettivamente, nella situazione si ritrova come “vittima” di un raggiro orchestrato dalla giovane e furba Mia.

Bojack, pur non arrivando all’atto di pedofilia (seppur incoscientemente commesso da Hank), arriverà ad avere un amplesso con Sarah, la sua compagna di set di 20 anni prima, che, all’epoca, aveva meno di dieci anni. E, senza fare spoiler, durante l’ultima stagione Bojack si troverà ad un passo dal compiere un atto davvero deprecabile e disgustoso.

Il complesso di Lolita, legato all’autodistruzione, è uno dei sottoargomenti che più intrigano e stuzzicano l’attenzione dello spettatore che, da un lato, ammonisce il comportamento dei due personaggi, dall’altro, invece, li invidia e vorrebbe trovarsi nell’esatta situazione, pur conoscendo gli effetti disastrosi di questa.

miasarah

TOCCARE IL FONDO, RIPETUTAMENTE: L’AUTODISTRUZIONE

Ed infine, ciò che rende Bojack e Hank due fratelli provenienti da due dimensioni diverse.

Hank e Bojack sono due personaggi che si autodistruggono, si sabotano e si flagellano continuamente. Tutte le caratteristiche elencate sopra si riassumono in questo loro aspetto peculiare: Hank e Bojack sono stati felici, sanno cosa significa esserlo e sanno quanto sia bello. E, proprio per questo, sanno anche cosa vuol dire perdere la felicità, perdere sé stessi e le cose per cui si è combattuto.

Proprio per questo i due non riescono a ritrovare la felicità, non perché non sanno come raggiungerla, ma perché in cuor loro sono coscienti che la felicità è effimera e passeggera, mentre l’infelicità è un’emozione più sincera e duratura, e non ti abbandona mai. Per questo i due si abbandonano a relazioni usa e getta e all’abuso di alcool e droghe, oltre che alla frequentazione di individui poco raccomandabili.

E dunque, entrambi, si ritengono incapaci, e, probabilmente, immeritevoli di provare di nuovo la felicità. Tutte le loro azioni sono volte a raggiungere un obiettivo che li possa rendere nuovamente felici, ma, puntualmente, la vita gli presenta il conto per questa loro pretesa, con situazioni che vanno dalle semplici delusioni quotidiane, fino alle tragedie peggiori, cause di ferite indelebili e inguaribili.

bh

 

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3 commenti

  • Alessio Salman ha detto:

    Sono venuto a conoscenza di Bojack quando, per il “fausto” periodo natalizio (in realtà per celebrare il mio ultimo esame) ho deciso di regalarmi un abbonamento a Netflix per rivedere il mio telefilm preferito: proprio Californication. Ne avevo dimenticato l’ammaliante effetto e sono malinconicamente felice di averlo rivisto.

    Da qui, arriviamo a Bojack che ho conosciuto proprio qualche giorno fa grazie ai suggerimenti di un amico. Dopo praticamente 3 minuti e mezzo prendo il computer e cerco su Google “Californication Bojack” approdando qui.

    Ti ringrazio per l’articolo molto apprezzato e ti confermo che ogni amante delle sbandate di Hank Moody coglierà questo parallelismo, qui illustrato molto bene.
    E ti ringrazio per avermi dato un’altra serie (non sono un grande amante in realtà) da seguire con passione.

    Con l’augurio di riuscire a non autodistruggerci troppo, ma quanto basta per assaporare le profonde vastità della tristezza corposa, ti saluto!
    Alessio

    • Michele Signorino ha detto:

      Ciao Alessio!

      Leggo solo ora il tuo commento! Grazie mille per i complimenti, fa davvero molto piacere! E fa molto piacere sapere di non essere l’unico che ha provato le stesse sensazioni nel guardare le due serie, che sono le mie due preferite a parimerito.

      Grazie ancora,

      Michele Signorino

    • Michele Signorino ha detto:

      Ciao Alessio!

      Leggo solo ora il tuo commento! Grazie mille per i complimenti, fa davvero molto piacere! E fa molto piacere sapere di non essere l’unico che ha provato le stesse sensazioni nel guardare le due serie, che sono le mie due preferite a parimerito.

      Grazie ancora,

      Michele Signorino

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