Transformers: War For Cybertron – Recensione della prima parte presente su Netflix

I robot più famosi del piccolo e grande schermo ritornano in una nuova veste

Lo scorso 30 Luglio è uscita su Netflix la prima parte della trilogia Transformers: War for Cybetron. La serie sarà composta da un totale di 18 episodi, sei per ogni parte; intitolate rispettivamente: L’assedio, Earthrise e Kingdom. Prima di presentarvi la recensione di questa prima parte andiamo ad approfondire il prodotto e la storia del suo sviluppo.  Il franchise dei Transformers ha inizio nel 1984 quando la casa giapponese Takara inizia a distribuire i primi giocattoli raffiguranti i famigerati robot. Successivamente sarà la Hasbro a distribuire e a far conoscere a tutto il mondo quegli che negli anni a venire diventeranno i protagonisti di saghe a fumetti, serie animate e film. Fra la moltitudine di opere va ricordato che la produzione di albi dedicati da parte della Marvel ha dato il via a quello che è il mondo narrativo dei Transformers. Fra questi fumetti si può trovare anche un numero crossover speciale con i vari supereroi della Casa delle Idee.

A donare ulteriore lustro e nuova vita a questo prodotto è stato Michael Bay. A partire dal 2007 il regista per un decennio ha prodotto una serie di pellicole dal successo altalenante. Proprio per ridare lustro al franchise già nel 2018 era stata annunciata da Netflix e Hasbro la serie War for Cybertron. Lo studio che si è occupato delle animazioni è Rooster Teeth, nato nel 2003 e già famoso per aver prodotto la web series RWBY.

Indice

La trama – Transformers: War for Cybertron recensione

I primi sei episodi che compongono la prima parte narrano gli eventi degli ultimi momenti del pianeta Cybertron sferzato dalla guerra tra Autobot e Decepticon. In questo pianeta ormai condannato Megatron vuole utilizzare Allspark, la fonte primaria di vita del pianeta, per riavviare tutti i robot. In questo modo distruggerebbe per sempre gli Autobot e unificherebbe l’intero pianeta sotto il suo comando. Ma a quale costo? Proprio per evitare che ciò avvenga Optimus Prime cercherà di fermarlo in ogni modo cercando di mantenere sempre un rispetto e un riguardo nei confronti di nemici privi di scrupoli. Questa prima parte mostra l’arco narrativo più interessante e avvincente della storia dei Transfromers. L’arco narrativo in questione negli adattamenti precedenti è spesso stato solo mostrato con citazioni o con qualche flashback.

Purtroppo nella maggior parte degli altri prodotti del franchise la guerra su Cybertron ha sempre avuto un immeritato ruolo marginale. Prima di questo adattamento il passato dei Transformers pur non venendo mai doverosamente trattato aveva sempre incuriosito il pubblico. Fortunatamente in questi episodi viene finalmente riconosciuta l’importanza di questa parte dal punto di vista narrativo. Proprio grazie a questo adattamento lo spettatore può scoprire nuovi dettagli sulle storie e sulle origini dei protagonisti della serie,. Il successo di questa prima parte si deve anche ad una caratterizzazione magistrale dei personaggi che non fa rimpiangere la loro inespressività. Dalle scene d’azione a quelle riflessive i primi episodi colpiscono positivamente. Ognuno di questi elementi porta ad apprezzare l’impegno, l’accuratezza e drammaticità nel raccontare una parte così importante per il proseguo della storia.

Transformers: War of Cybertron - Rooster Teeth studio

Transformers: War for Cybertron – Rooster Teeth studio

Diverse filosofie – Transformers: War for Cybertron recensione

La serie pur essendo composta solo di sei episodi ed iniziando in medias res riesce a trasmettere tutto il suo potenziale. Non si può fare a meno che empatizzare con entrambe le parti. Da un lato abbiamo gli Autobot, la fazione dei buoni comandata da Optimus Prime. Questa cerca di contrastare il dominio dei Desepticon portando avanti i propri valori di rispetto e lealtà nei confronti dell’altro. Caratterizzati da un disperato ottimismo – a dispetto della situazione in cui il loro mondo versa – si battono ancora per ciò in cui credono non venendo mai meno alla loro parola. Questa fazione incarna perfettamente lo stereotipo dei “buoni” per cui è difficile non provare empatia. Lo spettatore è portato ad ammirare i loro valori e la costanza con cui rispettano e risparmiano i loro nemici nonostante tutto.

Al contrario dall’altra parte abbiamo i Desepticon comandati da Megatron. Anche in questo caso lo spettatore viene coinvolto emotivamente e si ritrova a simpatizzare in parte anche per questa fazione. Questo gruppo e le loro convinzioni sono il risultato di una sofferenza precedente dovuta alla schiavitù. Ci troviamo davanti ad un comandante che reso cieco dalla rabbia e dall’odio è disposto a qualsiasi cosa per realizzare il suo progetto di un mondo migliore. In questo conflitto come in tutte le guerre nessuna delle due fazioni ha mai completamente ragione. Gli Autobot cercano di essere migliori perché in passato si erano disinteressati al resto. I Desepticon invece hanno sopportato troppo e ormai sono pronti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono. Questi primi episodi mostrano le filosofie delle fazioni in guerra. Allo spettatore viene quindi dato modo di capire le ragioni dietro le azioni di entrambe le fazioni.

Il comparto tecnico

Il comparto tecnico è buono senza però arrivare mai a toccare picchi che lascino sbalordito lo spettatore. Quando si parla di produzioni e c’è di mezzo Netflix ovviamente si parla anche di CGI. Ma andiamo con ordine. Parliamo prima del magistrale lavoro fatto in fase di doppiaggio. Sei episodi caratterizzati da toni e colori cupi con scenari distopici che svecchiano le classiche ambientazioni dei Transformers. Viene mostrato un mondo un tempo bellissimo di cui non è rimasta che l’ombra. Effigie di una società oramai giunta al capolinea. Ogni robot è caratterizzato in maniera tale da essere perfettamente riconoscibile, anche i personaggi più conosciuti sono stati sottoposti ad un certosino lavoro di redesign. Particolare nota di merito va al doppiaggio.

A differenza degli altri prodotti qui si parla di robot ed è quindi difficile mostrare qualche emozione attraverso le espressioni facciali. Fortunatamente i doppiatori hanno svolto un lavoro davvero preciso e coinvolgente che non fa rimpiangere l’assenza di un volto in senso stretto. Questo elemento unito alle ambientazioni e al design dei vari Transformers garantisce al comparto tecnico il raggiungimento della sufficienza. La nota negativa è come sempre la CGI. Sembra ironico dire che dei robot si muovono in modo plastico e meccanico ma è così. Nonostante si parli di Transformers la computer grafica non è riuscita a dargli la giusta mobilità. Questa legnosità si nota in particolare nelle trasformazioni da veicoli a robot dove sembra che i personaggi siano stati mossi in modo maldestro attraverso la tecnica dello stop-motion. Le scene d’azione risultano essere scattose e poco fluide, inficiando quindi nel risultato finale. Un difetto che permane negli episodi senza migliorare mai.

Transformers: War of Cybertron - Rooster Teeth studio

Transformers: War for Cybertron – Rooster Teeth studio

Considerazioni finali – Transformers: War for Cybertron recensione

Questa mini serie riesce a riportare in auge una saga che negli ultimi tempi aveva subito ben più che una battuta di arresto. Sia a causa degli scarsi risultati degli ultimi film sia perché i tempi cambiano e gli stessi giocattoli non vendevano più come un tempo. Questo nuovo prodotto ha però tutte le carte in regola per rinnovare e svecchiare il brand dei Transformers. Finalmente è stato realizzato un qualcosa di curato nella trama e che dona la giusta introspezione ai vari robot.

Con questa serie si è cercato sia di accattivare l’attenzione di un pubblico nuovo che di stimolare i fan di lunga data. In particolare con i toni dati nella narrazione si vede che il target a cui si punta è quello di un’età adulta rispetto agli altri prodotti animati sui Transformers. Non i solito compitino ma un progetto originale e con ampio margine di crescita. Con questa serie ai robot è stato dato un nuovo taglio e una nuova profondità. Naturalmente si sta parlando per ora solo della prima parte. Si auspica che anche le prossime due abbiano gli stessi toni cupi e crudi di questa prima. Se così fosse il risultato sarebbe veramente eccellente e rinnoverebbe un genere che si pensava ormai in totale declino.

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Transformers: War For Cybertron

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Trama accurata ed emozionante
  • Profondità dei personaggi
  • Design accattivante

Lati negativi

  • Animazione legnosa e a scatti

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