Addio a Margaret Keane: la pittrice raccontata da Tim Burton in Big Eyes

Addio a Margaret Keane, pittrice la cui storia è stata raccontata nel film Big Eyes diretto da Tim Burton. Il New York Times ha annunciato che Keane è morta a 94 anni il 26 giugno 2022, a Napa, in California, a causa di un’insufficienza cardiaca. Famosa per i suoi dipinti dai “grandi occhi, diventati un fenomeno di culto tra gli amanti della Pop Art, la Keane è cresciuta con l’incapacità di udire correttamente, il che l’ha portata a concentrarsi sugli occhi delle persone.

Momento centrale della sua vita e decisivo per la sua carriera artistica, l’incontro, a metà degli anni Cinquanta, con Walter Keane, l’uomo che sarebbe divenuto il suo secondo marito. Lui l’ha aiutata a vendere i suoi enigmatici quadri “Big Eyes”, ma solo dopo alcuni anni, la pittrice ha scoperto che il marito si prendeva il merito del suo lavoro.

Addio a Margaret Keane: la pittrice raccontata da Tim Burton in Big Eyes

In un primo momento Margaret Keane sostiene la bugia del marito convinta che se avesse rivendicato la maternità dei quadri non sarebbe riuscita a venderli in maniera altrettanto proficua, in quanto donna. Tuttavia dopo alcuni anni la coppia ha divorziato e Keane ha citato in giudizio l’ex marito, ricevendo dopo una lunga battaglia in tribunale il riconoscimento che quei quadri erano stati opera sua, e non del marito. Lo racconta perfettamente Tim Burton in Big Eyes, affidando a Amy Adams il ruolo dell’artista e al due volte premio Oscar Christoph Waltz quello dell’impostore. Adams ha vinto un Golden Globe per la sua interpretazione.

Celebre il momento, ritratto anche nel film, in cui il giudice ha sfidato sia Keane che il suo ex marito a dipingere un bambino con gli occhi grandi, anche se quest’ultimo ha declinato l’invito citando un infortunio alla spalla. La pittrice ha completato un dipinto per la corte in meno di un’ora dimostrando di essere l’autrice dei quadri e ottenendo 4 milioni di dollari di risarcimento. Cifra che non ha mai riscosso. Non mi importava dei soldi”, ha dichiarato in seguito come riportato dal libro Citizen Keane, dedicato allo scandalo dei dipinti. Volevo solo dimostrare che ho realizzato io i dipinti.”

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