Perché il creatore di Breaking Bad ha cambiato opinione su Walter White

Vince Gilligan di Breaking Bad, ha dichiarato che il finale della serie doveva rappresentare una sorta di contorta vittoria per Walt, ma la sua opinione sul personaggio è cambiata da allora

Anche se la fine di Breaking Bad avrebbe dovuto rappresentare una “vittoria” per Walter White, il creatore della serie Vince Gilligan, afferma che la sua opinione sul personaggio è cambiata da allora. Il Walter di Bryan Cranston inizia la sua discesa da padre di famiglia a boss del crimine patologico, nel primo episodio della serie, dopo che gli è stato diagnosticato un cancro ai polmoni allo stadio terminale.

Il trattamento è costoso e il suo stipendio di insegnante di chimica del liceo non è abbastanza. Invece di accettare l’aiuto finanziario dei suoi amici e della sua famiglia, Walter collabora con l’ex studente Jesse Pinkman (Aaron Paul) per cucinare metanfetamine in un camper. La conoscenza della scienza di Walt, consente loro di produrre la droga più pura sul mercato; presto i due creeranno un vero e proprio impero e faranno tutto il possibile per mantenerlo.

La linea confusa tra il desiderio di Walt di provvedere alla sua famiglia e la sua crescente fame di potere, svanisce gradualmente quando diventa il boss della droga omicida (riconosciuto a livello internazionale come Heisenberg). Entro la fine della serie, White ha ceduto completamente ai suoi impulsi più oscuri e muore odiato dalle persone per cui inizialmente affermava di voler fare di tutto.

Le parole del creatore di Breaking Bad:

breaking bad film

Quando l’episodio finale è andato in onda, il creatore Vince Gilligan ha espresso che la morte di Walter doveva essere una sorta di vittoria: muore alle sue condizioni, dopo aver tecnicamente provveduto alla sua famiglia, come si era prefissato all’inizio di Breaking Bad.

Ora, tuttavia, Gilligan afferma che la simpatia che aveva per il personaggio, è scomparsa. Ha infatti dichiarato al New Yorker: “Più mi allontano da Breaking Bad, meno simpatia ho per Walter. Se fosse stato un essere umano migliore, avrebbe “ingoiato” il suo orgoglio e avrebbe colto l’occasione per curare il cancro con i soldi che i suoi ex amici gli avevano offerto. Lascia dietro di sé una scia di distruzione. Se si tiene tutto in considerazione, prima o poi si finirà per pensare: ‘Perché stavo facendo il tifo per quest’uomo?’“.

La cosa più sorprendente non è che Gilligan si sia rivoltato contro Walter: dopotutto è completamente privo di giustificazioni. Invece, ciò che è scioccante è l’idea che la fine di Breaking Bad, non potrebbe mai giustificare le sue scelte. Durante le stagioni, fa a pezzi la sua famiglia, “sputa in faccia” a chiunque cerchi di aiutarlo e alla fine trova persino un contorto conforto nell’uccidere, solo per nutrire il suo complesso narcisistico. Eppure, nonostante tutto, non c’è mai un momento in cui smetta di sentirsi la vittima. Alla fine, il personaggio è riprovevole.

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