Breaking Bad, Giancarlo Esposito rivela cosa gli manca dell’interpretare Gus Fring nella serie di Vince Gillian

Giancarlo Esposito ha condiviso ciò che gli manca dell’interpretare il celebre cattivo di Breaking Bad, Gustavo Fring. Da allora, la star ha interpretato figure intimidatorie in The Mandalorian e The Boys. Infatti, il ritratto di Gus Fring ha definito l’approccio dell’attore a figure pericolose e potenti. In tre stagioni di Breaking Bad, il personaggio è stato un uomo d’affari spietato al timone di un impero della droga tenuto segreto, ma in espansione, che presto si è scontrato con quello di Walter White (Bryan Cranston).

Ecco cosa manca a Giancarlo Esposito dell’interpretare il villan più importante di Breaking Bad, Gustavo Fring

Parlando alla cerimonia dei SAG Awards 2023, Esposito ha riflettuto sul suo ruolo in Breaking Bad, condividendo ciò che gli manca di più del ritratto di Fring e quali lezioni ha imparato dall’acclamata serie: 

Mi manca la natura fredda e calma con cui sono stato in grado di allinearmi a Gus. In alcuni degli articoli dove ho parlato di come ho costruito il personaggio, ho spiegato che è venuto fuori da una pratica di respirazione. Uno stato rilassato, ascoltare più che parlare, che a volte intimidisce le persone.

Quello spazio e quel tempo sono molto importanti per me, mi è stata regalata una lezione che seguirò per il resto della mia carriera: non devo lanciarmi nell’interpretare un personaggio, ma darmi il tempo e lo spazio per essere riflessivo, per ascoltare e reagire. Recitare è anche reagire, quindi mi mancherà interpretarlo, mi mancherà il fatto che tutti pensino che io sia così cattivo. Mi mancherà, ma mi piacerebbe che vedessero un lato diverso di me stesso nelle cose nuove che sto per realizzare.

Molti degli aspetti più calmi e agghiaccianti del suo ruolo in Breaking Bad possono essere visti nelle sue successive interpretazioni malvagie di personaggi come Moff Gideon e Stan Edgar.