Euphoria 3, Hunter Schafer parla del possibile salto temporale nella nuova stagione

Hunter Schafer discute delle possibili direzioni di Euphoria 3

Potrebbe passare un po’ di tempo prima che il pubblico veda una terza stagione di Euphoria, e Hunter Schafer ha recentemente condiviso le sue speranze riguardo alla direzione della serie durante questo periodo di stallo. Il ritardo nella produzione della Stagione 3 è dovuto in parte alla mancanza di decisioni da parte dei produttori riguardo alla direzione da intraprendere. Ci sono state diverse opzioni in gioco, tra cui un potenziale salto temporale di cinque anni. Questa idea potrebbe aiutare a riallineare i personaggi con l’età degli attori che li interpretano, oltre a introdurre cambiamenti significativi nella dinamica, considerando che la serie ruota attorno a studenti liceali.

Hunter Schafer discute delle possibili direzioni di Euphoria 3

Euphoria

Euphoria. The Reasonable Bunch, A24 Television, Little Lamb, DreamCrew.

Il salto temporale li porterebbe alla conclusione di un’esperienza universitaria di quattro anni. Pur non confermando direttamente la possibilità del salto temporale, Hunter Schafer ha sottolineato l’attrattiva di questa idea, poiché potrebbe consentire al mondo oscuro della serie di essere esplorato ulteriormente senza privare il suo personaggio di una vita adolescenziale piena di sfide e autodistruzione.

“Le ultime due stagioni sono state abbastanza intense per Jules”, ha dichiarato Schafer a Variety quando è stata menzionata l’idea del salto temporale. “Quindi spero solo che abbia avuto la possibilità di rilassarsi e di vivere una vita adolescenziale normale”.

Parlando della sua carriera, Schafer ha rivelato di aver rifiutato molte offerte per ruoli trans: “Mi sono state offerte molte parti transgender e non voglio interpretarle. Non ne voglio parlare. È una scelta deliberata, un privilegio”. L’attrice ha espresso un senso di responsabilità nel rappresentare la comunità transgender, ma ha anche riconosciuto che ciò comporta delle sfide: “Sarei etichettata come ‘attrice transgender’ prima di ogni articolo. Mi ci è voluto del tempo per capirlo e per capire che non voglio essere definita da questo, e alla fine lo trovo umiliante per me e per ciò che voglio raggiungere”.

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