Fast X: il regista chiarisce i commenti di Vin Diesel sul finale del franchise diviso in tre parti

Il regista Louis Leterrier affronta i commenti di Vin Diesel sul finale in tre parti del franchise di Fast & Furious, che ha avuto inizio con Fast X

Fast & Furious sta per finire presto, ma lo farà davvero con un finale diviso in tre parti come ha detto Vin Diesel? Il regista Louis Leterrier non ne è così sicuro. Il primo film della serie è uscito nel 2001 e nessuno, comprese le star Vin Diesel e Paul Walker, avrebbe immaginato come sarebbero andate le cose. Dieci film dopo, Fast & Furious è ancora uno dei franchise più redditizi nella storia del cinema, anche con così tante scene d’azione discutibili e le pesanti critiche che hanno ricevuto gli ultimi due film, tra cui Fast Xche non è stato il miglior interprete al botteghino.

Fast X sarà davvero un finale diviso in tre parti?

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Fast X. Original Film, One Race Films, Roth/Kirschenbaum Films, Perfect Storm Entertainment

Universal Pictures e il team dietro il franchise sono pronti a concludere la storia nel modo epico a cui sono abituati i fan, e Fast X ha aperto la strada a questo, introducendo il cattivo di Jason Momoa, Dante. Ma proprio quando tutti pensavano che il prossimo capitolo della saga principale sarebbe stato il capitolo finale delle avventure di Toretto, Diesel ha rivelato che stavano pensando ad un finale in tre parti che iniziava con l’ultimo.

In una recente intervista, Leterrier ha affrontato i commenti di Diesel, confermando che non è stata presa alcuna decisione su come e quando la storia si concluderà:

Vin direbbe qualsiasi cosa pur di uscirne vivo dalla stampa. E io sono un po’ come lui e dico, ‘Sì, certo, andremo sulla luna nel prossimo. Ciao.’ Ovviamente il prossimo sta arrivando e, sì, un film alla volta. […] Siamo molto fortunati che questo film sia stato ben accolto e amato, le persone sono andate a vederlo al cinema e ora lo vedranno a casa. Voglio dire, forse quello che stava dicendo è che ci sono 25 anni di filmmaking e storytelling, tre atti, due ore e due film, tra l’ultimo e questo, potrebbero non essere sufficienti per raccontare tutto ed è quello che stiamo cercando di capire in questi giorni.

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