Gabriele Muccino critica i David di Donatello e Favolacce

Il regista romano con un tweet commenta in modo polemico le nomination ai David di Donatello

Gabriele Muccino ha pubblicato uno sfogo su Twitter, commentando le candidature annunciate per i David di Donatello 2021 nelle quali non compare il suo ultimo film Gli anni più belli. La pellicola compare solo grazie all’attrice Micaela Ramazzotti, in lista come miglior attrice protagonista, e a Claudio Baglioni in corsa per la miglior colonna sonora. A fare incetta di candidature sono stati Volevo nascondermi, Hammamet e Favolacce, e Muccino non ha proprio digerito le scelte criticando anche la pellicola dei Fratelli d’Innocenzo. Nel primo tweet si rivolge direttamente ai giurati della competizione: “Diciamocelo, cari giurati del David di Donatello: questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo. Farò il tifo per Micaela Ramazzotti e Claudio Baglioni”.

David di Donatello: Gabriele Muccino commenta anche Favolacce

Qualche ora dopo, Muccino ha poi rincarato la dose criticando la pellicola dei Fratelli d’Innocenzo, premiata lo scorso febbraio con l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura al 70 °Festival di Berlino. Si legge nel post: “Sto provando a guardare da stamattina Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti).” Non è la prima volta che Muccino esprime il suo dissenso, lo stesso era avvenuto dopo la pubblicazione della lista dei 25 film italiani candidati per rappresentare l’Italia agli Academy Awards, con l’esclusione sempre de Gli anni più belli. Anche in quell’occasione il regista romano commentò la notizia sul suo account Instagram con una vena polemica. Lo scorso novembre, Muccino si era detto contrario anche alla scelta di Notturno come candidato italiano agli Oscar 2021.

A fare incetta di nomination sono da una parte Elio Germano, Ligabue in Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, con ben quindici candidature; dall’altra, Pierfrancesco Favino, Bettino Craxi in Hammamet di Gianni Amelio che di candidature ne ha quattordici. Segue, a una sola lunghezza con tredici nomination, Favolacce dei fratelli D’Innocenzo dove c’è sempre Elio Germano, in un film corale. In quarta posizione tra i film candidati, troviamo con undici candidature, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli (in corsa come miglior film e regia) e, a pari merito, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia (non in corsa però nelle categorie miglior film e regia). Trovate tutte le nomination qui.

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