Gary Kent: muore lo stuntman che aveva ispirato il personaggio di Cliff Booth di C’era una volta a Hollywood

Nel film di Quentin Tarantino è interpretato da Brad Pitt

Muore all’età di 89 anni Gary Kent, lo stuntman da cui Quentin Tarantino si era ispirato per creare il personaggio di Cliff Booth, interpretato in C’era una volta a Hollywood da Brad Pitt. Nato il 7 giugno 1933 a Walla Walla, Washington, ha studiato giornalismo all’Università di Washington. Kent lascia il college ed è entra nella US Naval Air Force dove si occupa della pubblicità per i Blue Angels, recitando sui palcoscenici locali, cosa che lo ha portato a trasferirsi a Houston, in Texas, dove ha scritto, diretto e recitato nei teatri Alley e Playhouse. Kent inizia la sua carriera come stuntman esperto dopo essersi recato a Los Angeles nel 1958. Lavora con Jack Nicholson in “Ride in the Whirlwind” e “The Shooting” di Monte Hellman, e in questi anni appare in pellicole come “Legion of the Doomed”, “King of the Wild Stallions”, “Battle Flame”, “The Thrill Killers” e “The Black Klansman“.

Gary Kent: muore lo stuntman che aveva ispirato il personaggio di Cliff Booth di C’era una volta a Hollywood

brad pitt bullet train

C’era una volta a Hollywood. Columbia Pictures

Subito dopo il suo debutto come stuntman nel 1965, Kent appare come operaio di una cisterna di benzina nel film d’esordio di Peter Bogdanovich “Targets”, e successivamente lavora in “Hell’s Bloody Devils”, “The Incredible 2-Headed Transplant”, “Angels’ Wild Women” e Richard “Psych-Out” di Rush, accumulando diversi infortuni lungo la strada. Mentre recita nel western soft-core di Al Adamson “Lash of Lust”, Kent incontra Charles Manson e la sua setta. La storia attrae l’interesse di Quentin Tarantino, che la espone al pubblico nel suo ultimo film. Sebbene anche il personaggio di Cliff Booth fosse basato su altri stuntman, la storia di Kent ha ispirato la sequenza di “C’era una volta a Hollywood”, quando Booth incontra la famiglia Manson allo Spahn Ranch. Nel 2009, Kent ha pubblicato un libro di memorie che racconta la sua carriera, intitolato “Shadows & Light: Journeys With Outlaws in Revolutionary Hollywood“.

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