Gary Oldman rivela la sua scena preferita di Harry Potter

Una delle star più acclamate della saga ci svela la sua scena preferita

Gary Oldman ha rivelato la sua scena preferita dell’intera saga di Harry Potter in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario del primo capitolo. L’attore entrò a far parte del franchise nel terzo capitolo, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, nel ruolo di Sirius Black. Nel film si racconta il terzo anno dei famosi maghetti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, mentre Harry cerca di scoprire la verità sul passato dei suoi defunti genitori. E questo include anche il coinvolgimento del prigioniero di Azkaban recentemente evaso Sirius Black. Il film ha segnato un netto cambio dietro la macchina da presa con l’arrivo del regista Alfonso Cuaron, che ha preso il posto di Chris Columbus, autore dei primi due film. Oldman ha ricordato l’esperienza sul set in un’intervista con ET Canada in cui ha perfino rivelato la sua scena preferita dei film, scena che appartiene proprio al terzo capitolo. 

Gary Oldman rivela la sua scena preferita di Harry Potter

La scena in questione si svolge quando Harry Potter e gli altri studenti del terzo anno prendono parte a una lezione di Difesa contro le Arti Oscure guidata dal professor Remus Lupin di David Thewlis. Lupin insegna ai suoi studenti come usare l’incantesimo Riddikulus come un modo per combattere gli esseri mutaforma chiamati Mollicci. L’incantesimo consiste in una modifica del loro aspetto in un’apparizione meno spaventosa e decisamente comica, che li indebolisce. Indimenticabile la scena in cui Neville trasforma il Molliccio del professor Piton facendogli indossare gli abiti di sua nonna. Di seguito la dichiarazione dell’attore:

Una delle mie scene preferite, che mi è sempre rimasta impressa, è stata quella del Molliccio di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, tutta la faccenda con il guardaroba. L’immaginazione dietro quella scena è incredibile. Che si potesse disarmare il Molliccio con risate e umorismo, quella sequenza mi è sempre rimasta nella mente.

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