Hunger Games, La ballata dell’usignolo e del serpente sarà l’inizio di un nuovo franchise?

La ballata dell'usignolo e del serpente ha il potenziale per essere il capitolo più forte del franchise di Hunger Games

L’attesissimo secondo trailer di The Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente è finalmente arrivato. Il libro, pubblicato nel 2020, segue il giovane presidente Snow durante i decimi Hunger Games e racconta la sua discesa nella malvagità, il tutto esplorando i primi giorni di Panem e dei Giochi stessi. Sebbene sia una storia a combustione più lenta rispetto alla trilogia originale di Hunger Games, ha ancora l’azione e i momenti intensi dei personaggi forniti dai film originali.

The Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente ha solide possibilità di diventare il miglior capitolo di questo amato franchise

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Color Force, Good Universe, Scholastic

Mentre il mondo è ancora diviso nello stesso modo della trilogia originale, gli stessi Hunger Games si dimostrano molto diversi nel prequel. I tributi ne La ballata dell’usignolo e del serpente non hanno ricevuto lo stesso trattamento regale riservato a Katniss e Peeta prima del loro tempo nell’arena; in effetti, è esattamente il contrario. 

Sebbene l’arena vera e propria non fosse grande o tecnologicamente avanzata come quelle di The Hunger GamesLa Ragazza di Fuoco, era comunque piena di trappole e il pericolo era in agguato dietro ogni angolo grazie al capo Stratega e al suo collega cattivo Dr. Gall, interpretato da Viola Davis. Vedere quanto, apparentemente su scala ridotta, il decimo Hunger Games fosse paragonato al 74esimo e al 75esimo ha aggiunto un ulteriore livello alla costruzione del mondo.

Il prequel, al cinema dal 22 novembre, non è solo l’ennesimo tentativo di dare nuova vita ad un franchise rimasto dormiente per anni. È una storia intricata di avidità, corruzione e oppressione, le stesse caratteristiche che Snow utilizzerà in seguito come armi per i decenni a venire. L’autrice Suzanne Collins ha sempre collegato la sua narrazione con la critica sociale e, proprio come nella trilogia originale, la sua potente scrittura risplenderà sicuramente nel film. Anche il nome di Francis Lawerence rientra nel merito del regista, e considerando l’ottimo lavoro che ha svolto con quattro dei precedenti film di Hunger Games, i fan possono espirare sapendo che la sua visione creativa e la passione per questo mondo persistono.

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