I Am Groot: secondo i produttori la serie fa parte della Saga del Multiverso

I Am Groot si inserisce nella rete di collegamenti tra i vari progetti dei Marvel Studios. La serie vede Vin Diesel nei panni dello stesso Groot, un bizzarro alieno simile ad un albero che può solo pronunciare la frase del titolo. Introdotto nel MCU tramite Guardiani della Galassia, l’originale Groot ha sacrificato la sua vita per salvare il suo migliore amico Rocket Raccoon (Bradley Cooper) e il resto dei Guardiani. Ma dal suo corpo un nuovo alieno cresce come un alberello e i Guardiani scelgono di tenerlo nella squadra. Da allora, questa versione più giovane di Groot è stata un pilastro del MCU, comparendo in Infinity War, Endgame, Thor: Love and Thunder e Guardiani della Galassia Vol 2.

Come si collega I Am Groot alla Multiverse Saga?

La serie segue Groot nella sua fase più giovane, di crescita, mentre si mette nei guai in vari pianeti del sistema solare, incontrando strani alieni e bizzarre forme di vita animale in avventure a basso rischio rispetto ai soliti combattimenti dei Guardiani. I cinque episodi pubblicati mercoledì hanno un ritmo vivace e sono completamente autonomi, senza cameo o allestimenti per un altro show di cui parlare. Prima della première, la scrittrice e regista Kirsten Lepore e il creatore Brad Winderbaum hanno parlato dello sviluppo dei cortometraggi, della costruzione delle disavventure di Baby Groot e di come si confronta con altri bambini famosi del mondo Disney+.

Winderbaum ha dichiarato “Volevamo tornare a quel primo stile di narrazione in forma abbreviata di animazione Disney. Una delle cose di cui abbiamo parlato con Kevin [Feige, capo dei Marvel Studios] è stata questa idea di una commedia in stile Buster Keaton, per lo più senza dialoghi. È una commedia molto fisica, ma anche molto intelligente. Puoi essere molto intelligente con le gag e come le attacchi. Questa è stata una delle nostre più grandi ispirazioni”.

Lepore ha aggiunto “La cosa incredibile della Multiverse Saga è che puoi percorrere molte più strade. Abbiamo sperimentato a lungo in studio per raccontare storie che si svolgono in modo lineare, ma anche per tornare indietro nel tempo e mostrare come l’MCU possa sbocciare nel passato. Il multiverso apre ad altre interpretazioni dei personaggi e li si vede espandere e crescere in modi imprevisti e inaspettati. È questa la nostra luce guida mentre realizziamo progetti animati”.