Il ministro della cultura ucraina contro Emily in Paris: “È offensivo”

Oleksandr Tkachenko ha presentato una denuncia a Netflix

Emily in Paris è nuovamente al centro delle polemiche e questa volta riguarda la caratterizzazione di un personaggio secondario di origine ucraina presente nella seconda stagione. A denunciare la rappresentazione è stato proprio Oleksandr Tkachenko, ministro della cultura ucraino, il quale ha presentato un reclamo al colosso dello streaming per gli stereotipi utilizzati all’interno della serie televisiva, definendoli offensivi. Il personaggio è quello di Petra, un ragazza di Kyiv, che Emily incontra durante un corso per imparare il francese. Da subito la ragazza viene presentata come una ladra con uno scarso senso della moda. Durante una passeggiata per le strade di Parigi, Petra resta sorpresa del fatto che Emily non pagasse il profumo ammettendo di essere un’amante delle cose gratuite. Successivamente la ragazza ruba dei vestiti finendo per litigare e strattonarsi con Emily. 

Emily in Paris ucraina

Emily in Paris 2. Netflix

Emily in Paris è offensivo: il commento del ministro della cultura ucraino

Negli anni ’90 e 2000, i ragazzi ucraini sono stati ritratti principalmente come gangster. Nel corso del tempo le cose sono cambiate ma non è questo il caso. In Emily in Paris, è presente la caricatura di una donna ucraina che è inaccettabile. È anche offensiva. È così che gli ucraini saranno visti all’estero? Che rubano e vogliono avere tutto gratis e che hanno paura della deportazione? Non dovrebbe essere così.  

La ricercatrice Olga Matveieva ha aggiunto: “Gli stereotipi basati sulla nazionalità non solo provocano squilibri ma mantengono le aggressioni. Facciamo la pace, non perpetuiamo con le battute offensive”. Tkachenko ha inoltre rivolto le sue preoccupazioni a Netflix, che ha accettato una collaborazione per prevenire futuri casi di stereotipi nello show.

Mi hanno ringraziato per il feedback. Ma hanno saputo della preoccupazione degli spettatori ucraini per l’immagine delle donne ucraine. Abbiamo concordato che nel 2022 saremo in stretto contatto per prevenire questi casi. Il fatto di essersi sbilanciati così in maniera attiva aiuterà a garantire che il vero spirito degli ucraini venga preso in considerazione in futuro.

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