Infinite Storm, la storia vera di Pam Bales che ha ispirato il film Netflix

Infinite Storm racconta l'incredibile storia vera di Pam Bales

Naomi Watts dà vita ad un’ottima performance in Infinite Storm, avvincente survival movie disponibile nel catalogo Netflix a partire da mercoledì 17 gennaio. Watts interpreta il ruolo di Pam Bales, un’abile escursionista e scalatrice del New Hampshire con la passione per le avventure nella natura selvaggia. Durante una fredda giornata autunnale, Bales sta affrontando un percorso verso la vetta del Monte Washington quando le condizioni meteo particolarmente avverse la costringono a tornare indietro. Mentre sta percorrendo la discesa si accorge della presenza di un uomo rimasto bloccato e decide di aiutarlo, cercando di portarlo a valle prima che faccia notte e prima che la bufera, sempre più minacciosa, si intensifichi ulteriormente. Infinite Storm mette in scena, con un racconto dal taglio quasi cronachistico, l’incredibile viaggio di Pam Bales, tra sopravvivenza e perseveranza, mettendone in luce l’aspetto umano. Il film, diretto da Małgorzata Szumowska e Michał Englert, è basato su una storia vera. Vediamola qui di seguito.

La storia vera che ha ispirato Infinite Storm

I registi polacchi Małgorzata Szumowska e Michał Englert confezionano con Infinite Storm un film avvincente che mette in luce i pericoli e le avversità delle escursioni in montagna, ma questo survival movie va oltre le caratteristiche tipiche del genere per concentrarsi in maniera profonda sulla relazione tra i due protagonisti (Naomi Watts e Billy Howle) e affronta in modo toccante tematiche come lo spirito di sacrificio e il senso di solitudine. Infinite Storm è l’adattamento cinematografico di un articolo di Ty Gagne, pubblicato su Readers’s Digest, dal titolo High Places: Footprints in the Snow Lead to an Emotional Rescue che racconta la storia vera di Pam Bales. Il 17 ottobre del 2010, durante un’escursione, Pam Bales si imbatte in un uomo, ferito e appena cosciente, che sembrava avesse perso la strada nella foresta del Monte Washington. L’uomo, cui Bales si rivolge chiamandolo John pur non conoscendo la sua identità, non aveva portato vestiti pesanti, cosa che invece lei aveva fatto pensando che le temperature potessero abbassarsi e che il vento potesse intensificarsi. Bales, che oltre ad essere un’esperta scalatrice e guida di montagna era anche infermiera, riscalda John offrendogli i suoi vestiti extra ed utilizzando dei cuscinetti termici.

infinite storm storia vera

Maven Screen Media, JamTart Productions, Studio Orka

Pam Bales inizia la discesa caricando su di sé John, che non ha nessuna intenzione di tornare indietro e che più volte, lungo il percorso, chiede alla donna di lasciarlo morire. Le sue intenzioni erano infatti quelle di togliersi la vita, ma proprio come vediamo in Infinite Storm, Pam non demorde, consapevole del fatto di essere l’unica speranza per John. I due affrontano un percorso di sei ore, nel pieno di una tempesta potenzialmente letale, prima di riuscire ad arrivare alla macchina di John. Si lasciano quasi senza parlarsi, ma una settimana dopo John ha affidato la sua gratitudine a una lettera indirizzata al presidente del gruppo di ricerca e soccorso di cui Pam faceva parte, riportata nell’articolo di Ty Gagne: «Domenica 17 ottobre mi sono recato sul mio sentiero preferito per togliermi la vita. Le previsioni del tempo erano pessime, pensavo non ci sarebbe stato nessun altro. Mi ero vestito in modo da potermene andare in fretta. L’unica cosa che ricordo è questa donna che parlava con me, che mi dava del cibo, mi faceva stare al caldo. Ha continuato a parlarmi chiamandomi John e io gliel’ho permesso. […]. Le condizioni erano terribili e io le ho detto di lasciarmi lì, volevo togliermi la vita ma non volevo mettere a rischio la sua […]. Per tutto il tempo mi ha trattato con compassione, autorevolezza e sicurezza dandomi l’impressione che la mia vita fosse importante»

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Maven Screen Media, JamTart Productions, Studio Orka

 

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